Annali d’ Italia; zione probabilmente di Dauferio-e de5Tuoi Figliuoli. Perciocché avendo Radelgifo fpedito un certo Adelmarìo, o Ademario , a Salerno , per guadagnare e ricondurre eflo Dauferio alla fua ubbidienza, non foiamente nulla fece di quefto, ma fegretamente unito-fi con eflo Dauferio e co i Salernitani, manipolò una folenne burla allo fteflo Radelgifo. Cioè l’invitò a ven r fotto Salerno, facendogli credere di aver difpofte le cofe in maniera, che gli farebbe facile il prendere la Città. V’andò Radelgifo con un picciolo efercito, e fi attendò fuori di Salerno; ma eccoti aH’improwifo ufcir di Salerno il medefimo Adelmario co i Figliuoli di Dauferio, e col Popolo, e così fieramente dar addofio a i Beneventani, che ne uccifero molti, e gli altri ebbero bifogno delle gambe. Radelgifo fteflo ebbe per grazia di poterfi falvar colla fuga, avendo lafciato un ricco bottino a i Salernitani, alle porte de’quali non gli venne più voglia d’andar a picchiare. Forfè quefto fatto non appartiene all’Anno prefente. FINE DEL TOMO QUARTO. INDI- )