Anno D C X I I. 29 tro Arìberto. Già erano nati al Re Agilolfo dalla Regina Teode-linda il mafchio Odoaldo ( così chiamava egli Adoloaldo ) , e una femmina per nome Gundeberga. Ora avendo il Re Agilolfo , e la Regina Teodelinda conceputa geloiia, perchè Gundoaldo era troppo amato da i Longobardi , mandarono perfona , la quale apportatolo , allorché flava al deliro , con una faetta il trafilile e l’uccife . Ma può effere, che Fredegario qui li fidale troppo delle dicerie del volgo, che in cali tali facilmente trincia fentenze , e fa divenir cofe certe i femplici fofpetti . Che Agilolfo potelfe avere avuta mano in quello affare y non è impoilibile , nè inveriiimile . Certo non lì può penfare lo lletfo della Regina Teodelinda, PrincipelTa di rara pietà , e maffimamente trattandoli di un fuo Fratello. Noti intanto il Lettore, che dei due Figliuoli di Gundoaldo, il fecondo ebbe nome Ariberto. Quelli col tempo divenne Re de’Longobardi. Anno di Cristo dcxiii. Indizione 1. di Bonifazio IV. Papa 6. di Eraclio Imperadore 4. di Agilolfo Re L’Anno II. dopo il Confolaro di Eraclio Augusto. SEguito’ a goderli la pacein Italia mercè della Tregua , che ogni Anno il andava confermando tra i Greci e Longobardi. Fredegario ( a ) ci ha confervata una notizia , cioè , che i Greci, o lia 1 Efarco di Ravenna pagavano ogni Anno a i Longobardi Un cap. 69. tributo di tre centinaia d'oro . Vuol dire a mio credere, che per aver la pace da effi doveano ogni anno pagar loro trecento libre d’ oro , le quali li accollavano a quattordici mila e quattrocento doble . In quell’ Anno a dì zi. di Gennaio, per atteilato della Cronica Alef-fandrina (¿), e di Teofane (c) Eraclio Augullo dichiarò Impera-dore e fece coronare Flavio Eraclio Cojlantino fuo Figliuolo, nato "( c )Th:oPh, nell’ Anno precedente , con plaufo univerfale del Senato e Popolo.inChronogr. Succedette intanto un’ altra gran peripezia ne’ Regni de’ Franchi. Pareva oramai giunto all’auge della felicità Tecderico Re della Borgogna per l’accrefcimento di tanti Stati ¿el’ Avola fua , cioè la Regina Brunechilde mirava con trionfo annichilato 1’ odiato Nipote Teodeberto , ed efaltato l’altro amato Nipote Teoderico, fui cui animo ella aveva un torte afcendente , e ti arrogava un’ eforbi-tante autorità. Ma altri erano i giudizj di Dio, il quale laida tal-