Annali d’ Italia; la pattata di lui depreiììone . Leonzio già. Imperadore deporto fu prefo. Tiberio Abjimero , precedente Augufto , nel fuggire ad A-pollonia reftò anch’ egli colto . Incatenati i miferi, ftrafcinati eoa dileggi per tutte le contrade della Città , furono nel pubblico Circo alla vifta di tutto il Popolo prefentati a Giuftiniano , che co i piedi li calpeftò, e poi fece loro mozzare il capo. Eraclio Fratello d’ Abiìmero con gli Ufiziah della Milizia a lui fottopofti, fu impiccato. Callinico Patriarca, dopo effergli ftati cavati gli occhi, fu relegato a Roma, e foftituito in fuo luogo un Ciro Monaco rmchiufo , che gli avea predetto la ricuperazion dell’Imperio . Che più ? Baita dire , che quali innumerabili furono si de’ Cittadini, che de'faldati, quei, che quefto Augufto carnefice fagrificò alla fua collera, con lafciare un immenfo terrore e paura a chiunque reftava in vita . Mandò poi nel paefe de’ Gazari una numerofa flotta , per prendere e condurre a Coftantinopoli Teodora fua Moglie . Nel viaggio perirono per tempefta moltiflìmì di que’ legni con tutta la gente, di maniera che il Cacano di que’ Barbari ebbe a dire : Mirate, che pci^o ! Non baflavano due o tre Navi per mandare a pigliar jua Moglie , fetida far perire tante perfone ? Forfè che avea da far guerra per riaverla ? Avvisò ancora Giuftiniano , che iua Moglie gli avea partorito un Figliuolo, a cui fu pofto il nome di Tiberio. L’uno e l’altra vennero a Coftantinopoli*, e furono coronati colla Corona Imperiale. Finì di vivere in queft’Anno Abimslec, o fia Abdulmeric (a) Elmacin. Califa de’ Saraceni (a) , che dopo la prefa di Cartagine aveaftefe *~ue conquifte Per tutta la coita dell’ Affrica fino allo ftretto di Gibilterra. Ceuta nondimeno era allora in potere de’ Vifigoti Signori della Spagna, come è anche oggidì de gli Spagnuoli. Succedette ad Abimelec nell’ Imperio il Figliuolo Valid, che diftrufle la nobiliiììma Chiefa Cattedral de’Criftiani in Damafco . Quando poi fieno ficuri Documenti una Lettera di Faroaldo II. Duca di Spoleti, e una Bolla di Giovanni VII. da me pubblicate nella Cronica di (b) Chrònk.Farfa ( b), fi viene a conofcere , che in quefti tempi eflò Faroaldo Farf. p./f-comandava in quel Ducato. La Bolla del Papa è data Pridie Ka- Ytdìc. ' ‘T" ¡enclas Julìi } Imperante Domno nojlro piifìmo P. P. Augufto Tiberio Anno Vili. P. C. ejus Anno VI. fed & Theodofìo , atque Conflaniino. Di quefti, che credo fuoiFigliuoli, ho cercata indarno menzione preffo gli Storici Greci. Anno