Anno DCCCXXV. 555 Popoli. Leggonfi tuttavia preffo il Baluzio (a) le Iftruzioni fue (a) Bal^. premurofe e giufte , a tal effetto pubblicate in un Capitolare. Fin- Q°am‘itu'far quando vivea Papa Pafquale , Claudio Vefcovo di Torino , di na- Reg. trànc. Zione Spagnuolo , avea cominciato a riprovar la venerazione delle l'acre Immagini , e delle Reliquie , e i Pellegrinaggi della gente pia. Si sa , che effo Papa era in collera contra di lui. Da che Pafquale fu chiamato da Dio a miglior vira , fi diede Claudio a fcrivere pubblicamente contro ja dottrina della Chiefa . Non fi può negare , coftui era uomo dotto, ma pieno di fuperbia e di profunzione ; chiamava Afini tutti i Vefcovi d’Italia. Scriffe a Teodemiro Abbate in Francia per perfuadergli i füoi fentiménti j ma l’Abbate lungi dall’actordarfi con lui , modeffamente riprovò gli'erronei di lui fentimenti . Di più non vi volle , perchè Claudio acceio di collera faceffe un’ infoiente rifpofta in difefa de’fuoi errori. Dalla Cronica Farfenfe (¿) apprendiamo, avere Papa Eugenio à oliate al (b) Par.* Moniftero di Farfa due Maffe , appellate l’una Pompeiana , e 1’ al-tra Belagai , pofte infra nobilifsiman Urbem Romanam : il che ci fa conofcere , che entro Roma ffeffa fi trovavano de’buoni poderi coltivabili . Ingo aldo Abbate ne cercò in queft’ Anno la cpnferma da Lottario Imperadore, come coffa dal fuo Diploma , dato Secundo Kalendas Junias , Anno Chnjlo propitio Imperli ferenijsimi Domni Ludovici Augufli XII. Regnique Lotharii gloriofifsimi Imperatoris in Italia III. Indiclione ILI. Aclum Olonna Palano Regio, cioè nell’Anno prefente . Dura tuttavia il nome di Corte Olonna nel diftretto di Pavia in vicinanza del Fiume Olonna non lungi dal Po . Era una volta Luogo di delizie de5 Re d’Italia con Palazzo per la villeggiatura ; e quivi furono dati varj loro Diplomi. Oggidì appartiene ad ungenerofo Signore della Cafa d’Effe, cioè a Don Carlo Filiberto d5 Efte , Principe del Sacro Romano Imperio , e Marchefe di San Martino . Circa quefti tempi, per atte-ftato del. Dandolo (c) i Dogi di Venezia fpedirono Giufto Prete (c) DanM. per loro Legato, unitamente con Pietro Diacono di Venerio Pa- in Chronko, triarca di Grado , a gl’Imperadori Lodovico e Lottario, ed otten'ì'tanc, nero la conferma delle efenzioni de’beni fpettanti alia Chiefa di Grado nel-Regno d’Italia. Trovavafi l’Auguffo Lottano in Marengo Corte Regale in Lombardia nel Febbraio dell’ Anno prefente, ed ivi con fuo Diploma ( d) affegnò un Moniftero in ricompen- (d) Antiqui fa d’uno Spedale di Pellegrini tolto ali’ iniìgne Moniftero della No-valefa. Erano ne gli antichi Secoli frequentiffimi gli Spedali, perpag.^??3.7' alloggiarci Pellegrini tanto nelle Città, che fuori, e raailimamen-Tomo IV. LI 3 te ne’