Anno D C C X C V. 4M porti i lor tefori, raunati da più Re , fpezialmente colle fpoglie de’ vicini. Vi fi trovarono in fatti immenfe ricchezze , e il Duca adempiè bene il fuo dovere , con portarne la maggior parte ad A-quifgrana , e confegnarla al Re Carlo . Servì querto teforo algene-rofo Monarca , per regalare i fi.oi Baroni , Chetici, e Laici ; una buona parte nondimeno lifervò, per mandarla in dono al Romano Pontefice . L’incumbenza di condurla a Roma fu data ad AngiL-berto Abbate di San Ricario , o fìa di Centula , a cui parimente fu appoggiata la carica di primo Coniìgliere del Re Pippmo in Italia. Nella Lettera Quarantèiima feconda di Alcuino egli è chiamata Angilbertus Primicertus Pippini Regis. Di tanto in tanto il Re Pip-pino era all’Armata fuori d’Italia, o alla Corte del Re Carlo fuo Padre. £’ da credere , che allora Angilberto faceffe le funzioni come di Viceré . Anno di Cristo dccxcvi. Indizione iv. di Leone III. Papa z. di Costantino Imperadore zi. e 17. di Carlo Magno Re de’Franchi e Longob. 13. di P1 P P 1 N O Re d’Italia 16. SU l principio di quell1 Anno, per attertato de gli Annali de’ Franchi (a), Papa Leone III. mißt Legatos cum muneribus ( ) Annal. ad Regem , Claves etiam Confefsionis Sancii Petri , & Vexillum Ro-mance Urbis eidem direxit . Cola fignificaflero quelle Chiavi, e quel ¿in. Vessillo , l’ abbiam detto di (opra . E pare che non ce ne lafci dubitare Eginardo (£ ) , con ifcrivere all’ Anno prefente : Mox Leo per ^00 Epn-Legatos J'uos Claves Confessionis Sancii Petri, ac Vexillum Roma- ¿nml. ncc Urbis, cum aliis muneribus Regi mißt , rogavitque, ut aliquem Frane, de fuis Optimatiòus Romani mitteret , qui Populum Romanum ad fuam Fide ni atque Subjeclionem per facramenta firmaret. Se il Popolo Romano giurava Fedeltà e Suggello ne al Re Carlo , non iì può già • rettamente immaginare , che il Patriziato de Romani a lui conferito comìllelfe in un grado di femplice onore coll’obbligo folo di ditendere eiìo Popolo, e la Chiefa Romana. E però non ha già da chiamarli una efagerazione , come fi figurò il Padre Pagi (c), ^ quella di Paolo Diacono (d) , che di Carlo Magno tuttavia Re, naißarcn. e non per anche imperadore, fcriiTe : Romanos prcetcrea , ipfam- ( d ) Paulus que Urùern Romuleam , jampridem ejus prccfentiam deßderantem , qtuv ^¡apEp Dd 4 ali-