Anno DCXII.
cedente alt’Imperadore Eraclio, fu ^Jal Padre dichiarata Augnila, e coronata da Sergio Patriarca. Ma i^pdì 13. del Mefe d’Agoito in quello medefimo Anno finì di vivere la fuddetta Imperadrice Eu-docia fua Madre . In Italia 1’ Efarco Giovanni ottenne dal Re Agi-lolfo , che foife confermata la Tregua anche per un Anno . Nel Mefe di Marzo venne a morte in Trento il buon Servo di Dio Secondo Abbate , amatiffimo dal Re Agilolfo , e dalla Regina Teode-linda , il quale lafciò fcritta una breve Storia de’ fatti de’ Longobardi fino a i fuoi giorni , veduta da Paolo Diacono, ma non giunta ai Secoli nollri. Intanto i due Re Franchi (a ) Teoderico Re della Bor- (a) Fndegar. gogna , e Teodeberto Re di Metz , o fia dell’Auilrafia, benché Fra-telli , fi mangiavano il cuore 1’ un 1’ altro : tutto per iiligazione dell’ empia Regina Brunechilde loro Avola . Seguì una battaglia ben fanguinofa fra eiTi nelle campagne di Toul, e la peggio toccò a Teodeberto , il quale mefla infierne una più pórtente Armata , comporta de’ Popoli Germanici * che erano a lui fuggetti, nel Luogo di Tolbiac , porto nel Ducato di Giuliers, venne ad un fecondo conflitto . Combatterono le due Armate con rabbia inudita , e Itrage fpaventofa dall’ una e dall’ altra parte ; ma in fine la vittoria fi dichiarò per Teoderico Re della Borgogna , il quale perciò entrò vincitore in Colonia. Teodeberto reilò prefo co i due Figliuoli dotarlo , e Meroveo tuttavia Fanciulli, e a tutti e tre la crudel Regina Brunechilde fece levar la vita: con che Teoderico unì col Regno della Borgogna gli ampj Stati già poifeduti dal Fratello nella Gallia , e nella Germania, cioè il Regno d’ Auftrafia . Tale era allora il miferabile flato della Francia, piena di violenze, d’ingiu-ftizie , e di guerre civili; nel mentre che l’Italia godeva m’invi-diabil pace , e tranquillità fotto il Re Agilolfo . Ed appunto a quello Re de’ Longobardi ricorfe circa quelli tempi San Colombano ,
Abbate celebratiifimo , nato in Irlanda , Fondatore nella Borgogna del Moniftero di Luxevils , e d’altri Monifterj, i quali riceverono da lui una Regola diverfa da quella di San Benedetto , ma che non iftettero molto ad ammettere ancora la Benedettina. Era egli in-corfo nell’ indignazione della Regina Brunechilde, da cui principalmente vennero i tanti malanni , che inondarono per più Anni la Francia. Però per ordine fuo, e del Re Teoderico fuo Nipote fu cacciato dalla Borgogna . Si ricoverò ben egli lòtto la protezione di Teodeberto Re dell’ Auftrafia ; ma da che quello Principe vinto dal Fratello reftò vittima del furore di lui, o piuttoilo delia fuddetta Biuuechilde Avola fua, non vedendoli il fanto Abbate ficuro in
                                                                  queir