Annali d’ Italia, Anno di Cristo dcxcji. Indizione v. di Sergio Papa 6. di Giustiniano li. Imperadore 8. di Cunibertp Re 15. GIustiniano Auguilo più che invaiato dalla voglia , e Speranza di tor dalle mani de* Saraceni tante Provincie occupate al Romano Imperio , in queiF Anno finalmente la ruppe con lo-'1 IZnoor'r0 ’ (a) quegh Schiavoni, ch’egli aveva trafportati in Aiìa , a|parm- ^ ne raun£ Jjen trenta mila , e con quelle ed altre fqua-dre marciò a Sebastopoli con dar principio alla guerra . Mandarono i Saraceni a pregarlo di pace, proteilando , che Dio vendicherebbe la rottura indebitamente da lui fatta de’trattati ; ma trovarono , che avea turati gli orecchi. Si venne dunque all’ armi. I Sa*-raceni condotti dal loro Generale , appellato Maometto , appefero ad una lunga afta la fcrittura della Pace , e la fecero fervir di pen- (b)NicepL none . 11 combattimento fu afpro, e a tutta prima toccò la peggio Chranìco. a i Saraceni. ( Niceforo ( b ) fcrive il contrario) ; ma avendo lo fcaltro ior Generale inviato fotto mano al Capitan de gli Schiavoni un tùrcaifo pieno di foldi d’ oro, con promeffe ancora di maggiori vantaggi , l’induffe a difertare con venti mila de’fuoi: con che re-^ flarono tagliate le ali all’ efercito Cefareo. Portato intanto a Coitan-\Arn^f' tinopoli l’avvilo, che il Romano Pontefice (c) avea negato dipre-c ilare il fuo affenfo a i decreti del Concilio Trullano, e nè pur s’ era degnato di leggerli , non mancarono i Greci d’attizzar l’Impera-dore contra del buon Papa Sergio , e durarono ben poca fatica , perchè egli già era incamminato fulle pedate dell’Avolo cattivo , e non già dell’ottimo Padre fuo. In difpregio dunque del Papa mandò egli a Roma uno de’ fuoi Ufìziali per nome Sergio , che preio Giovanni Vefcovo di Porto, e Bonifacio Configliere della Sede Apoftolica , quaixchè co i lor configli aveifero diilolto il Papa dall’ ubbidire ai cenni Imperiali, amendue li conduife a Coilantinopoli. Non finì qui la faccenda. Inviò dipoi Zacheria, uno delle fue guardie , che portava ciera di Capitano Spavento, con ordine di menar lo ileffo Papa Sergio alla Corte . Ma ofia eh’ egli, perchè non fi poteva efeguire sì nero difegno fenza un forte braccio d’armati, confidaife ad altri l’ordine dell’ iniquo 'Autore, o che in altra maniera trafpiraffe il fuo mal talento : Dio volle , che fi moveife il cuor de’ foldati fteiìì in favore del Vicario fuo , e che a truppe ac~ eoe-