Anno D C C V. Anno di Cristo dccv. Indizione III. di Giovanni Vii. Papa i. di Giustiniano li. Imperadore di nuovo regnante i. di Ariberto II. Re 5. ARrivo’ in queft’Anno al fine di Tua vita il buon Papa Giovanni VI. eflendo fucceduta la fu a morte nel dì 9. di Gennaio . ( a ) Fu eletto in fuo luogo , e confecrato nel dì primo di Mar- (a) A zo Giovanni VII. Greco di Nazione , perfona di grande erudizione,tn ohann-7-e di molta eloquenza . Da che miriamo tanti Greci porti nella Sedia di San Pietro , poffiam ben credere , che gli Efarchi , ed altri Ufiziali Cefarei faceffero de’ maneggi gagliardi per far cadere l’elezione in perfone della lor Nazione : il che nulladimeno nulla noc-que all’ onore della fanta Sede , perchè quefti Greci ancora fatti Papi foftennero fempre la vera dottrina della Chiefa, nè fi lafciarono punto f nuovere dal diritto cammino per le min^ccie de’ Greci Im-peradori. Sull’Autunno di queft’Anno Giujlìniano dal Nafo tagliato , per ricuperare il perduto Imperio, pafsò alla volta di Coitan-tinopoli (¿), accompagnato da Terbellio Principe de’Bulgari , che (b)Teophan, feco conduceva una poffente Armata. Ail’ediò quella Città y invi- m^i°eno^r’us tò i Cittadini alla refa con proporre delle belle condizioni . Per rif- in Chronìc• pofta non ebbe l'e non delle beffe e delle ingiurie. Ma in tanto Popolo *non mancavano a lui perfone parziali, e quefte in fatti trovarono la maniera d’ introdurlo con pochi del fuo feguito per un Acquedotto della Città , e di condurlo al Palazzo delle Blacher-ne , dove ripigliò l’antico comando. Per atteftato d’Agnello Ravennate egli portò da lì innanzi un nafo e i’ orecchie d’ oro . Ed ogni volta , che fi nettava il nafo , fegno era , che meditava, 0 avea rifoluta la morte di alcuno. Stabilito che fu fui trono, congedò Terbellio Signor de’ Bulgari , (de’quali nondimeno è da credere ,.che riteneffe una buona guardia) con de i ncchiffimi regali, dopo avere ftretta con lui una Lega difenfiva. Ciò fatto, que-fto mal uomo in vece d’ avere colle buone lezioni d’umiliazione, che Dio gli aveva dato , imparata la Manfuetudine e la Mifericor-dia , più che mai infuperbì , ne fpirò altro che crudeltà e vendetta. Fa orrore 1’ intendere, come egli infieriffe ed imperveriàffe .gontra chiunque dell’alto e baffo Popolo foffe creduto complice del-