Anno DCCCX. 473 Anno di Cristo ncccx;. Indizione ni. di Le o n E HI. Papa 16. di Carlo Magno Ìmperadore 11. TRa l’ardente brama, che nudriva Pispino Re d’Italia d’ag-giugnere al fuo dominio anche la Città, o ila le Città di Venezia , e il trovarli egli mal foddisfatto de i Dogi di quella Città per le cagioni accennate di fopra, in queit’Anno prefe la rifoluzione di portar la guerra fin dentro quella Città. Formata perciò una potente flotta di navi ( fé preitiam fede ad Eginardo (a),) andò per (a) Eginh. mare a quella volta; prefe la Città; fe gli arrenderono i Dogi di Venezia; e di là pafsò in Dalmazia con penfìero di fottomettere del pari quelle Città maritime . Ma udito, che Paolo Governatore della Cefalonia ( quel medefimo fecondo tutte le apparenze, di cui s’ è parlato nel precedente Anno ) veniva in foccorfo de’Dalmatini colla Flotta de’Greci, giudicò m riior contiguo l tornarfene indietro. Con quella relazione non s'accordino le Storie Venete, le quali febben lontane da que’tempi per poterci dare un’accertata notizia di quel fatto, non fono però da (prezzare. Andrea Dando- lo ne parla (¿) come di cofa accaduta nell’ Anno Ottavo di Carlo (!>) Dandul. Magno} quando è certo, che correva allora 1’ Anno Decimo del"1 Chronic° fuo Imperio. Secondo lui, in potere di Pippinovennero Brondolo, Rer. Juiic. Chioza , Palellrina, e Malamocco . Ritiraronfi i Veneziani nell’ Ifola di Rialto , e quivi fecero fronte , nè Pippino aveamaniera di penetrar colà, perchè pare, fecondo il fuppotio di quello Storico, che i Franchi andaffero a i Luoghi fuddeiti per litora , cioè per la Diga, che fepara la Laguna di Venezia dal Mare. Ma fe Pippino , come raccontano gli antichi Annalifti, affali Venetiam bel- lo terra marique , b fogna che aveffe delle navi ; ed è poi chiaro , che non gli mancavano, perch’egli Claffem ad Deimatice litora vafìanda mißt. Ma fotfe era fpiovveduto di quelle barche, delle quali fi può far buon ufo nella Laguna. Comunque fia, narra lo Storico Dandolo, aver Pippino fdtro fabbricare un Ponte di molte barchette, su cui mife una buona brigata d’armati, per af-falire Rialto; ma o fia , che i Veneziani accorfi colle lor b.irche, oppure che i venti furiofi improvvifamente inforti , fcompigliafle-ro quel Ponte , rimafero feonfitti i Franchi , ed aigretti ad andarfe-ne , dopo aver devaftati, o dati alle fiamme que’Luoghi, dove aveano potuto arrivare , cioè lino alla Chiefa di San Michele . Non è a