410 Annali d’ Italia. contra de’complici. Nulladimeno dichiarateli le Armate in favore del giovane Imperadore , Irene Augufta fu coftretta a cedere, e a ritirarli nel Palazzo fabbricato da Eleuterio, per quivi menar vita privata. Reftò con ciò Coftantino folo al governo de gli Stati, dopo eifere flato tenuto affai baffo in addietro, fenza che i fudditi ofaffero di prefentarfi all’udienza di lui; ma anch’egli sfogò dipoi la fua collera e vendetta contra di Stauracio, e de gli altri Ufizia-li e favoriti di fua Madre. Anno di Cristo dccxci. Indizione xiv. di Adriano I. Papa io. di Costantino Imperadore 16. e 11. di CaRlo Magno Re de’Franchi e Longob. 18. di P i p p i n O Re d’Italia . 11. DIede Carlo Magno in queft’ Anno principio alla guerra contro gli Unni poffeffori dell’Ungheria, gente Pagana, ed avvezza a commettere delle infolenze contra de’Criftiani, fudditi ^Franc^Ber ^ Monarca medefimo . (a) Sulla Primavera con due Armate , 1* unì ani, * una di quà e l’altra di là dal Danubio, andò ad affalire i nemici. Fuidcnjes, Pel Danubio fcendeva un copiofo naviglio, che conduceva i viveri. Concorfero le Nazioni tutte della Monarchia Franzefe, e gl* Italiani fra gli altri fpediti dal Re Pippino, a quella imprefa, di maniera che formidabili riufcirono le forze del Re Carlo in quefta guerra. Tuttavia fe fi eccettua la prefa e la demolizione di alcune Fortezze de gli Unni fituate ai confini, poco di più guadagnò la poffente Armata Franzefe, nè oltrepafsò il Fiume Rab. Anzi ef-fendo entrata una fiera epidemia ne’ Cavalli, di tante migliaia, onde era comporto quell’ efercito , appena fe ne falvò la decima parte. Però fe ne tornò indietro il Re Carlo mal contento di quefta campagna . Contuttociò fervi a lui di molta confolazione 1’avvifo ricevuto , eh verfo il fine d’Agofio l’armata d’Italia era giunta an-ch’effa addofso a gli Avari, cioè a gli Unni fuddetti, e che arrif-chiato un fatto d’armi, avea con tal valore e felicità combattuto, che da gran tempo non s’era fatta una fìmile ftrage di que’Barba- (b)sirmon- t[. a noi viene quefta particolarità da una Lettera fcritta dal Re Gali.°T.‘li. Carlo alla Regina Fajìrada , dimorante allora in Ratisbona , che (t)Du-ches- fu pubblicata dal Padre Sirmondo (¿), e dal Du-Chesne (c). Ne-tie Rer. Annali del Canifio fi legge, exercitum, quem Pippinus ftlìus de frane- 7. i/. v >• . r . . .Qp ? ,,, xt i • pac. 187. Italia transmijerat, introivijje in ILyricum. Non avendo io poi tro-