Anno D C L X V I I I. 1}9 dopo l’Imprefa di Sicilia tornò a Coftantinopóli colla barba, che gli (puntava fui volto, (a) perciò ebbe il iopranome di Pogonato, ( a ) Zon*r. cioè Barbato. Diedefi in queft’Anno eiTo giovane Augufto a farln Anndlb-quanti preparamenti poteva, sì per vendicar la morte del Padre, che per liberar l’imperio dal Tiranno Mecczio, e nell’Anno vegnente, iìccome vedremo, gli riufcì felicemente l’imprefa. Fu quello Principe di Religione e di coftumi diverfo dal Padre. In queft’ Anno ancora il Re Grimoaldo fece una giunta d’alcune Leggi a quelle del Re Rotari. Dal Prologo (b) fi veggono pubblicate Anno Deo ^Lees propitio Regni mei Sexto, Menfe Julio , Indictione XI. e per con- Largcbard. feguente in queft’Anno. Dovea già aver prefo un gran poffeiTo fra i Longobardi l’empio abufo de’Duelli, non già per beili ale appe- er' u tito di vendetta, o per puntigli, come fi ufava ne gli ultimi Seco- li addietro , ma per indagare con quefta barbara invenzione il Giudizio di Dio intorno alia verità o falfità de i delitti, o alla giufti-zia o ingiuftizia delle pretenlìoni. Qualche freno vi mife il Re Gri-moaldo con ordinare, che fe coftava, che un Uomo libero per trent’ anni foiTe vivaio in iftato tale, non poteiìe alcuno sfidarlo al Duello in vigore di qualche pretenfione, che coftui folle fuo Servo , cioè Schiavo . Però ballava , che queft’ Uomo adduceiìe davanti a i Giudici i teftimonj del poiieiTo della Libertà durante lo (pazio d’ eifi trent’ Anni , per efentarfi da ogni altra moleftia . Lo fteffo fu decretato in favore di chi provava d’ aver poffeduto per lo fuddetto fpazio di tempo Cafe, Servi, e Terre. All’incontro alle Mogli ac-cufate d’aver operato contro l’onore eia vita de’Mariti, era permeilo di giuftificarfi col giuramento, o pur col combattimento : nel qual cafo la Donna fcegiieva un Campione o fia Combattente per la parte fua. Non parlo dell’altre Leggi, nelle quali è prefcrit-to , che dee pagarli da i Padroni per gli delitti de'Servì, e qual pena fi deffe a chi lafciata la Moglie fua, un’altra ne prendeva, o pure alle Donne, che prendevano per Marito chi avea già Moglie, tuttoché informate dello ftato di quell’Uomo. In queft’Anno Teodoro Monaco Greco, pofcia Arcivefcovo Dorovernenfe, o fia di Canturberì, fu inviato in Inghilterra da Papa Vitaliano , (c) (c) Seda ed è quel medefimo, che compilò dipoi ed accrebbe i Canoni Peni- L 4. tenziali, mife in credito le Lettere Latine e Greche in que’paeiì,cap' ‘‘ ed allevò de i valenti Difcepoli, con iftabilire ancora il Canto Ec-clefiaftico in quelle Chiefe. Probabilmente fi prevalfe de gli fcon-certi accaduti in Sicilia Romualdo Duca di Benevento, per vendicarli del già uccifo Cojiante Augufto, e rendergli la pariglia dell’ infui-