VII * tanto vafta , quanto la fanno i confini difegnati da Anaftafio nel-» la vita d’ Adriano. Tutto con femplici conghietture e argomenti, » già ftefi nella Piena Efpofìiione &c. per Cornacchia, da’quali punto »non fi diparte in quelli Annali. La donazione poi di Lodovico »Pio: Ego Ludovicus, preffo il Baronio , e Graziano di/?. 63. non » folo la tiene col Pagi per impoftura; ma ne adduce le ragioni, » e moftra effer nata nel Secolo xi. ( anno Siy.) »Dall’ aver Coftantino Copronimo dopo la caduta dell’emolo » Artàbasdo, rimandato in Italia il Nunzio Pontificio, e fatta dona-» zione al Papa e alla Chiefa Romana di due MaiTe Ninfa e Nor-» mia di pertinenza della Repubblica,- l'oftiene, che l’anno 743. » terzo di Zaccaria, nè i popoli, nè i Papi s’ erano fottratti dal » Dominio de’ Greci Imperadori, che ancor durava in Roma. Mo-» (tra all’ anno 752. e feguente , che Roma col fuo Ducato fi man-» tenevan iotto l’ubbidienza de’medefimi Greci : mentre Adolfo »tentò di Spogliarli di tutto ciò, che poffedevano in Italia, con » infeftare il Ducato Romano, dopo aver 1’ anno 751. occupata Ra-» venna, e cacciatone l’ultimo Efarco: dice poi, che gl’Imperadori » tenevano i lor miniftri a Roma*, ma che la cura principale era pref-» fo ai Pontefici. Si dichiara all’ anno 763. rimaner dubbio il gover-» no di Roma , e niente poterfi decidere , febben dalla lettera 36. » del Codice Carolino apprende, che il Senato, e Popolo Romano » ringrazian Pippino d’ aver prefo le difefe della Chiefa contro i »Greci, e d’averli difefi da’Longobardi. Che cofa ei ne creda, » fi vede dall» conghietture, che va facendo su gli avvenimenti do-» po la donazione di Pippino ( anno ybS. e fegu.). Da lettera di Pao-» lo I. in cui avvifa il medefimo Re , che veniva alla volta di Roma » la flotta Greca con fei Patrizj , prende motivo di maravigliarfi, » perchè il Papa non ne. moflri apprenfìone alcuna, quando tanta ne » moftra altrove per le minacce de i Greci contro di Ravenna. S* egli » aldifpetto dell’ Imperatore, come fuppongono alcuni, flgnoreggiava in »Roma, perchè non temer-di quefìa v'ifita? Pone per fondamento di »non eiTere ancora eftinto in Roma la dominazion Greca, effer » fegnata una Bolla per la Chiefa di Ravenna, e altra per il Mona-» fterio di San Silveftro in Roma cogli anni di Coftantino . E final-» mente parlando dell’ ef >rratorie del Pontefice a’ Greci Augufti » per le (acre Immagini: Neppur qui ben s intende, die’ egli, come » tra il Romano Pontefice, e la Corte Cefarea feguiffero sì fatti ne-»godati, fen^a che appurifci dille memorie antiche, che i Greci Au-» gii (li faceffero doglianza alcuna, pel dominio di Roma y quando fìa » vero, ,