Anno DCCCXXMI. neegio eli queflo fatto, la Sovranità dell’Imperadore in Roma, è da credere, che abbia ben corta la villa. Sembra eziandio, che i Papi allora non iilendeifero al criminale la loro autorità, forfè appartenendo ciò al Prefetto di Roma, portovi dall’ Imperadore; ma ciò io non ofo aiferirlo. Nel dì 13. di Giugno dell’Anno prefente VImperaJnce Giuditta partorì in Francfort all’Auguflo fuo Conforte un Figliuolo, a cui fu pollo il nome di Carlo-. Figliuolo , che diede col tempo occafione ad incredibili fconcerti nella Monarchia Franzefe. Egli è celebre nella Storia col nome di Carlo Calvo. Noi andando innanzi il vedremo un dì Imperadore. Per altro in quell’ Anno s’unì inlìeme una gran frotta di disgrazie in Francia, perchè un fiero tremuoto fece traballare Aquisgrana; s’udirono di notte de’fuoni infoliti; caddero furiofe gragnuole , ed affa idi mi fulmini; continuò la mortalità de gli uomini , e delle bellie; ventitré Ville della Saifonia recarono diftrutte dal fuoco, creduto del Cielo. Abbiamo ancora da gli Annali de’Franchi, che in quell’ Anno nella Terra di Gravedona fui Lago di Como una vecchia e già fcolorita Immagine della beatiiiìma Vergine con Gesù Bambino in braccio, adorato dai Magi, per due giorni, mandò fuori fplen-dor sì chiaro , che fu cagione di maraviglia a tutti ; nè quella irradiazione iì llendeva a i Magi. Della verità di quello miracolo io non fo la figurtà ad alcuno. Così fatti prodigj e disavventure tennero forte inquieto l’animo del piiifimo Imperadore, di roanie^ ra che ricorfe a i digiuni, alle orazioni de’Sacerdoti, e alle Limoline , a fin di placare lo l’degno di Dio, con farfi francamente a credere, che tanti malanni prefagiifero qualche gran rovina al genere umano. Già avea terminato il corto di fua vita Bonifacio Conte di Lucca, e veriilmilmente Marchefe della Tofana, del quale parlammo di fopra all’Anno 813. Ebbe per fucceifore in quel governo Bonifacio II. fuo Figliuolo. Ciò il ricava da uno Strumento rapportato da Coiìmo della Rena {a), e fcritto Regnante Dom- (0Rena no nojìro Hludovicus fcrenijjimus Àugujlus, a Deo coronatus, magnus & pacificus Imperator, Anno Imperli ejus Decimo, &_ Tofcana. Domni nojlri Hlo tarli gloriojijjimi A ugujli Filli & in Italia P-I.f. PS-Anno Primo, III. Nonas Menjls Oclobris, Indiclione Secunda, cominciata nel Settembre di queil’Anno. Quivi Richilda Fi-ha bona memorice Bonifati Comiti, natio Baivario rum, Badef-la di San Benedetto nella Città di Lucca , promette ubbidienza a Pietro Ve/covo, e ad Odelberio Abbate di San Salvatore di Seilo. Dopo la di lei fottoferizione feguitti quella di Bonifacio Conte fuo