364 Annali d’ Italia" nel dì 14. di Settembre, conlafciar dopo disè in ahbominevoi memoria preffo i Cattolici per la fiera perfecuzione da lui fatta alle fiacre Immagini, e a chiunque le venerava e difendeva. Rimafe fuo fucceifor nell' Imperio Leone IV. fuo Figliuolo , già dichiarato Auguilo e Collega fuo fin 1’ Anno 751. e Marito dell’Augnila Irene. In queft’Anno ancora foggiugne Teofane, Teodoto Re de’Longobardi con venire a Coftantinopoli ricorfe all’aiuto dell’ Imperado- (a) Hi fioria ve . L’Autore delia Mifcella ( a ) , o fia chi diede quella Storia alla 7W;f/// luce, credendo un errore quel Teodoto fuftituì il nome di Adelgifo Rir. luiic. nella verfione del paifo di Teofane. Ma è da oiTervare il coltume de’Greci fuperbi, che nella Corte loro cambiavano in un Greco laome il nome de'Principi ftranieri. Così vedremo nel Secolo Decimo Berta Figliuola d’ Ugo Re d’Italia , maritata in Romano Ju-niore , Figliuolo di Coftantino Porfirogenneta , affumere, giunta che ìli in Coftantinopoli il nome d’ Eudocia . L’andata di Adelgifo colà , e la protezion dell’Imperadore , ficcome vedremo , mife de’ fofpetti, e non poca paura nel Pontefice Adriano ; e corfe anche voce, ch’egli tenendo intelligenza co i Duchi d’Italia , minacciaf-fe di ricuperare il fuo Regno. Ma quelli erano tutti fpauracchi fenza fondamento , perchè Leone Auguilo penfava a tutt’altro , che a portar le fue armi in Italia. Adelgiio nuli’altro ottenne in quella Corte , che il titolo e la Dignità di Patrizio; e quivi ficco-me fcriiie Eginardo, o iìa l’Autore de gli Annali Laurefameniì , invecchiò , e diede fine in iftato privato a i fuoi giorni . Si crederà ciafcuno, che dappoiché Carlo Magno ebbe conquiftato in buona parte il Regno Longobardico , non tardaiTe punto a reftituire alla Chiefa Romana tutto quanto le era ftato occupato da i Longobardi , colla giunta ancora del di più , ch’egli avea promeifo a Pa-, (b) S'gebcr- pa Adriano I. In fatti Sigeberto (¿),il Dandolo ( c ), ed altri , tus mChro- iafeiarono fc ritto , ch’egli reftituì tutto, immaginando quello, (c) Dandui. che doveva efìere , ma non già quello, che fu. Volentieri corfe Tom. xii. ne gji Anni avanti il Re Pippino a gaftigare Guaifario potente Du-Rer. Italie. ca ¿gii’Aquitania, ufurparore dei beni delle Chiefe, perchè fe gli offeriva quefto plaufibil motivo di conquiftar quella Provincia . Non fu minor lo zelo di Carlo Magno fuo Figliuolo in prendere per lo ite ilo titolo l’armi contra del Re Defiderio , perchè v’andava unita la conquilta d’ un Regno . Ma per difgrazia non contento d’aver acquiftato sì bel paefe , trovava anche dolce il ritenere ciò, che s’avea da reftituire a San Pietro . Non fono a noi pervenute le Lettere pafiàte fra Papa Adriano e lui , n è~ i Icr m;:r,egg e pat- j