Anno DCCXII. 213 cagione, ch’egli rei! •He affogato nell* acque. Trovato nel dì fe-guente il fuo cadavero, gli fu data fepoltura nella Chiefa di San Salvatore fuori della Porta di Ponente, fabbricata dal Re Ariber-to I. fuo Avolo . A riferva del principio del Regno di quedo Re, che coll’ ufurpazione e colla crudeltà fi tirò dietro il biaiìmo de i faggi, Arihe.no li. fi fece conofcere Principe pio, limofiniere , e amarore della giudizia. Ebbe egli in ufo di ufcir di Corte la notte traveduto , e di girar quà e là , per fentire non men da quei della terra, che da i foredieri, cofa fi diceva di lui per le Città , e qual giudizia fi facefle da i Giudici pel paele : il che ferviva a lui. di fcorta per rimediare a i non pochi di {'ordini. E qualora venivano Ambafciatori de’ Potentati dranieri a trovarlo, il codume fuo era di lafciarfi loro vedere con abiti vili, e colle pelliccie ufate allora affaiffimo dal Popolo ; nè mai volle imbandir la loro tavola di vini preziofi , nè di vivande rare, affinchè non concepiflero grande idea del paefe, e non veniffe lor voglia d’infinuar la conquida d’ Italia a i loro Padroni. Ebbe un Fratello per nome GUmberto, che fuggito in. Francia, quivi pafsò il redo de’fuoi giorni, e lafciò dopo di sè tre Figliuoli , uno de’quali appellato Ragimberto, a’ tempi di Paolo Diacono era Governatore della Città d5 Orleans. Dappoiché terminato fu il funerale del Re Ariberto II. di concorde volere i Longobardi elefléro per Re loro Ansprando, perfonaggio provveduto di tutte le qualità, che fi ricercano a ben governar Popoli , e maiiimamente di prudenza, nel qual pregio ebbe pochi pari. Ma corto di troppo fu il fuo Regno, effendo dato rapito dalla morte dopo foli tre Mefi di Regno in età di cinqantacinque Anni . Prima nondimeno di morire , ebbe la confolazion d’intendere, che i Longobardi aveano proclamato Re Liutprando fuo Figliuo- lo , così nominato, e non già Luitprando , come coda dalle Lapidi, e da i Documenti antichi. Fu podo il di lui cadavero in un avello nella Chiefa di Santo Adriano, fabbricata, per quanto fi crede , da lui, col feguente Epitaffio, compodo di verfi Ritmici. ÀNSPRANDUS , HONESTUS MORIBUS, PRUDENTIA POLLENS, SAPIENS , MODESTUS , PATIENS , SERMONE FACUNDUS , ADSTANTIBUS QUI DULCIA, FAVI MELLIS AD INSTAR , SINGULIS PROMEBAT DE PECTORE VERBA. GUJUS AD AETHEREUM SPIRITUS DUM PERGERET AXEM, POST QUINOS UNDECIES VITAE SUAE CIRCITER ANNOS APICEM RELIQUÌT REGNI PRESTANTISSIMO NATO LYUTHPRANDÒ INCLYTO ET GUBERNACULA GENTIS . DATUM, PAPIAE DIE IDUUM JUNII INDICTIONE DECIMA... Quel