Anno D C X Ct *79 rono al Lago di Como, e prefa una barca iì prefentarono nell’ lfo-la davanti al Re Cuniberto, e proftrati a’fuoi piedi accufarono il loro fallo , ne efpreffero il pentimento , e dopo avergli raccontato quanto aveva il Tiranno macchinato per la loro rovina, gli rivelarono il difegno formato per rimetterlo fui trono. Pertanto obbligatili con forti giuramenti, desinarono il giorno, in cui Ciliberto aveffe da comparire a Pavia, dove gli farebbono aperte le porte. Così fu fatto, Cuniberto vi fu fenza difficultà accolto, e portoli! a dirittura al fuo Palazzo * Si fparfe , per dir così , in un batter d’occhio per tutta la Città la nuova* e i Cittadini a folla, e maflìmamente il Vefcovo, e i Sacerdoti e Cherici, giovani e vecchi, a gara tutti volarono colà, tutti pieni di lagrime , e d’ineili-mabil allegrezza, fenza faziariì d’abbracciarlo , e di ringraziar Dio pel fuo ritorno . Li confolò , e baciò i principali il buon Re Cuniberto . Non tardò ad arrivare ad Alachi 1’ avvilo , che Aldone e Graufone aveano mantenuta la parola > con aver portato non la iella fola , ma anche tutto il corpo di Cuniberto a Pavia, e eh’elfo era nel Palazzo. Allora Alachi faltò nelle furie contra Aldone e Graufone, e fenza perdere tempo venne a Piacenza, e di là iene tornò nell’ Aujlria, e non già nell’ IJlria , come hanno alcuni telli di Paolo, gualli da i poco pratici de gli ufi di quelli tempi. Perciocché la parte del Regno Longobardico polla fra Settentrione e Levante era chiamata allora Aujlria , a differenza della parte Occidentale della Lombardia, che fi chiamava Neujlria : nella qual guifa appunto anche i Franchi appellarono Neullna, ed Aullria, o ila Aullfafia due parti del vallo loro Regno > cioè l’Occidentale, e 1’ Orientale. Però nelle Leggi de’ Longobardi (a) noi troviamo la (a)Lega Neujlria e 1’ Aujlria, ficcome anch’io ho dianzi fatto vedere nel- j le Annotazioni alle Qiedefime Leggi. Ra. Italie. Arrivato Alachi nell’ Auilria Longobardica, parte colle lu-finghe, e parte colla forza tralfe nel fuo partito le Città, per dove palfava. 1 Vicentini a tutta prima fe gli oppofero , ma coll’ armi fece lor mutare penfiero, e gli unì feco in Lega. Giunfe aTri-vigi, e così all’altre Città di Quelle contrade, e tutte le ebbe a’ fuoi voleri. Quindi fi diede a ràunare un efercito per andar contra Cuniberto; e perchè feppe, che quei di Cividale di Friuli s’erano moffi per effere in aiuto cì’ effo Cuniberto, portatofi al Ponte della Li-venza, diflante quarantotto miglia da Cividale, di mano in mano, che arrivava quella gente , la forzava a giurare d’ effere in aiuto fuo, fenza permettere, che alcuno tornaffe indietro, e potdfe awifar M 2 . gli