Anno DCGXIX. 2,39 farne qui Menzione che altrove. Merita nondimeno attenzione quel, che Saviamente ha oifervato in quello propofito il Padre Bernardo de Rubeis (a), tenendo egli, che poco dopo 1’Anno 716. (a) De Ru. il Pontefice Gregorio fcriveffe quelle Lettere. beis Monu; ° 1 meni. Eecl. Aquilcjenf. Anno di Cristo dccxx. Indizione ni. c*p-st- ài Gregorio II. Papa 6. di Leone Ifauro Imperadore 4. di Costantino Copronimo Augufto 1. di Liutpr andò Re 9. FEce in queft’ Anno il Re Liutprando una giunta di quattro altre Leggi al Corpo delle Longobardiche (b). Quella fu (b)Leges fatta Anno Deo propino Regni mei oclavo, die Kalendarum Martiarum, p"[i /. Indiclione III. una cum illujlribus viris Optimatìbus meis Neuflrice' Rer. Italie. ( credo io, che vi manchi & Auflricz ) ex Tufcice partibus, vel univerjìs Nobdibus Langobardis. Se poi vogliamo ilare a i conti di Camillo Pellegrini (c) , in quell’Anno cefsò di vivere Roma- ^ Camm aldo II. Duca di Benevento, dopo aver governato per ventifei Peregrinili Anni quel Ducato. Secondo la credenza d’eifo Pellegrini, fon- T°m- jf-;. data fopra una Storia del Moniilero di Santa Sofia*, gli fuccedette uu"' Adelao, o Audelao, che per due Anni fu Duca, e dopo di lui nell’ Anno 722. fu eletto Duca di Benevento Gregorio Nipote del Re Liutprando. Ma quelli conti non s’accordano con quei di Paolo Diacono , iìccome vedremo all’Anno 731. dove mi riferbo di parlarne. Abbiamo poi da Teofane (d), che nel facro giorno di Paf- Theopìu qua del prefente Anno Leone Ifauro Imperadore prefe per Colle- in Chronog. ga nell’imperio, e fece coronare da San Germano Patriarca di Co-itantinopoli, il fuo picciolo Figlio Cojlantino Copronimo, gli Anni del cui Imperio fi cominciarono a contare in queil’Anno. In eifo Anno parimente diede fine alla fua vita Chitperico II. Re di Francia, e in fuo luogo fu fuilituito Teoderico, appellato Calen-fe, perchè nutrito nel Moniilero di Cbelles, quattro leghe lungi da Parigi. Ma in que£i tempi il governo della maggior parte della Monarchia Franzefe era in mano di Carlo Martello, acquiilato , o ufurpato a forza di battaglie , e di vittorie . Solamente gareggiava con lui Eude Duca dell’Aquitania, che in queil’Anno ilimò bene di far pace con eifo Carlo, perchè 1 Saraceni padroni della Spagna minacciavano la guerra alla Linguadoca, e alla ileffa Aquitania^ cioè alla moderna Ghienna e Guafcogna. An-