Anno D C C X X V I I I. 15 § mettere, che ad un Papa sì zelante per la Religione, e difenfor delle Chiefe foife recato alcun nocumento, o tolta la Tua Dignità . Ora veggendo Eutichio , che non gli poteva venir fatto il fa-crilego colpo , finché non allontanava i Longobardi dall’ amicizia e protezion de i Romani, fi iludiò di ottener l’intento, con promettere de i gran doni a i Duchi de’ Longobardi, e allo ileifo Re Liutprando , fe defiilevano dallo fpalleggiare i Romani . Ma co-nofcendofi il mal talento , e la malizia del perfido Eunuco Miniitro Imperiale, tanto i Romani, quantp i Longobardi fi itrinfero maggiormente in Lega, proteilandofi , che fi nputerebbono gloriofi, fe poteflero fpendere le loro vite per la confervazione, e difefa d’un sì pio, e fanto Papa, e rifoluti di non gli lafciar fare alcun torto da i nemici di Dio e di lui. Intanto il buon Pontefice attendeva a far di copiofe limofine , orazioni, digiuni, e proceiìioni , confidando più nel foccorfo di Dio, che in quello de gli uomini , con ringraziar nondimeno il Popolo dell’ amorevole lor volontà , e raccomandar loro di far delle buone opere, e di fperare in Dio, efortando- li nello ileifo tempo a ncn defiftere dall’ amore e dalla fedeltà del Romano Imperio . Quella verità attellata da Anaitafio Biblioteca-rio^), e da Paolo Diacono (¿), Autori ben informati delle co (e Anaflaf, d’Italia, e comprovata da i fatti, ci fa chiaramente conofcere , n che Teofane ( c) Scrittor Greco, e chiunque gli tenne dietro, s’(b) Pauiu's ingannò in ifcrivendo , che Papa Gregorio Secondo ( da lui per al- Dtac.de Geji. tro fommamente lodato ) fottraffe dall’ ubbidienza dell’ Imperadore Roma , l’Italia, e tutto T Occidente. Se il Santo Pontefice aveffe(c) Theoph, voluto , era finita allora per gl’Imperadori Greci in Italia; ma a mCron%' lui bailo di difendere le ragioni della Chiefa, e la fua propriavita, ed impedì, che i Popoli follevati non paflaffero all’elezione di un altro Imperadore. Anno di Cristo dccxxix. Indizionexil di G r E G o r i o II. Papa 15. di Leone Ifauro Imperadore 13. di Costantino Copronimo Auguflo 10. di Liutprando Re 19. A Mio credere in queft’Anno furono fcritte da Papa Gregorio a 11’ Imperador Leone le due fenfatiffime Lettere, che il ^ Baron.ìn Cardinal Baromo ( af) diede alla luce all’Anno 7x6, credendole ap- Ànnai. Ecc. par-