554 A N N A L 1 D> Italia. te ne’paffaggi delle montagne, e dei fiumi; perchè le Ofterie, sì ufate oggidì , erano allora coie rare . Però pochi Moniiterj di Monaci e Canonici Regolari fi contavano una volta, che non avellerò (a ) ibidem di sì fatti caritativi alberghi; per nulla dire di tanti altri illituiti Differì.tad. per gl’infermi j per gli Fanciulli efpofti, per gli Vecchied altri Poverelli: del che ho io trattato nelle mie Antichità Italiane (a ). Anno di Cristo dcccxxvi. Indizione iv. di E u G E N I O 11. Papa 3. di Lodovico Pio Imperadore ^. di Lottario Imperad. e Re d’Italia 7. e 4. TEnne in quell’Anno Papa Eugenio un Concilio in Roma, riferito in parte dal Cardinal Baronio (¿), ed interagente Poi dall’Olftenio , e dal Labbe (c). Si dice ivi raunata quella fa-Concilior. era AiTemblea , Imperante Domino nojlro pii (fimo Auguro Hludovi-Tom. 7. co a £)eo coronato magno Imperatore, Anno XIII. & pojl Confu-latum ejus Anno XIII. & Hlothario novo Imperatore ejus Filio Ali-no X. Indictione IV. ( probabilmente farà fiato ivi fcritto Indizione V. cominciata nel Settembre ) Men/ìs Novembris die XV. Si ,vede qui praticato per gl’ Imperadori d’ Occidente lo iteflb itile, che fi ufava ne’ tempi addietro per gli Greci Auguili, allorché erano Padroni di Roma. Merita anche olìervazione 1’ Epoca di Lottario Augufto prefa non già dall’ Anno della Coronazione Romana 823. ma bensì dalla prima fua elezione dell’ Anno 817. A quello Concilio intervennero feilàntatrè Vefcovi, e furono fatti trentotto Canoni. Fra 1’ altre cofe dice il Pontefice d’ aver inte- io , come in alcuni Luoghi non fi trovavano Maeitri di Lettere , e che di ciò niuno fi prendeva cura. Il perchè ordina, che in tutti i Palazzi de’ Vefcovi, e in tutte la Pievi , cioè nelle Caie de’Par; rochi di Villa, e ne gli altri Luoghi, dove occorra il bifogno , vi fia chi infegni le Lettere e 1’ Arti Liberali, e fpieghi la divina Scrittura. C’era quell’obbligo anche prima, e Carlo Magno ebbe anch’ egli a cuore, che non meno in Francia e Germania, che in Italia rifioriffe lo iludio delle Lettere. Ma in che fiato foflè allora per quello conto l’Italia, e ciò che allora infegnaffero i Mae-ilri, lo vedremo all’Anno fuiTeguente. In eUo Concilio ancora fece premura il Papa, perchè dapertutto s’ introduceffe l’iftituto de’Canonici, e'della vita loro comune in Chioitro unito alle Cattedra-