Annali d’ Italia; già avea prefo a governare il Tuo Regno d’Italia , s’inoltrò fino alla Città di Trento . Allora fu , che Talìilone tornato in sè abbaf-sò il capo, e portatoli alla prefenza di Carlo, tutto umiliato, gli giurò nel dì 3. di Ottobre lbrumelfione e vaftallaggio , con dargli in ollaggio Teodone Ino Figliuolo, e dodici altri principali Signori della Baviera: con che foddisfatto il Re Carlo fe ne tornò indietro (a) D,inditi, alla Villa d’Ìngeleitn . Lafciò anche fcritto il Dandolo (a), che Tom. "xil venne a morte in queft’Anno Maurizio Doge di Venezia. Giovan-Ra. Italie, ni {uo Figliuolo , già dichiarato fuo Collega nella Dignità Ducale, continuò a reggere iolo que’Popoli, ftando in Malamocco , ma con riufeita ben diverfa sì‘nelle parole , che nelle opere, da quella del Padre . Nè li*dee tacere , che Carlo Magno nell’ occafione della fua venuta in queft’Anno a Roma , ficcoine Principe, che a tutte le cofe belle e lodevoli correva con anfìetà impareggiabile , condufle via da Roma de’Cantori valenti , che infegnaffero alle Chiefe di Fra ncia il puro Canto fermo , quale fu a noi lafciato da San Gregorio Magno , o pure da Gregorio li. Papa, come ha creduto talu- (b) Mona- no . Così atrefta il Monaco Engolismenfe (¿) , il quale in oltre ag-rhus Engo-^ ghigne , eh’egli menò anche feco da Roma de’ Maeltri di Gram-ViuCar*. M. matica e d’Abaco," che dilatarono poi per la Francia lo ftudio delle Lettere. Ante ìpfum enìm Domìnum Regem Carolimi in Calila nullum jìudium fuerat Lìberalium Artium. no di Cristo dcclxxxviii. Indizione xi. di Adriano I. Papa 17. di Costantino Imperadore 13. e 9. di r e N E Auguila 9. di Carlo Magno Re de’Franchi e Longob. 15. di P I P P I N o Re d’Italia 8. SI vuol ora avvertire i Lettori, che datili in quelli tempi i Romani Pontefici a pofledere Stati, non lafciavano palTar’occafione a-lcuna per accrefcere la lor temporale portanza , chiedendo fenipre nuove cofe a Carlo Magno, fenza trafcurare alcuna delle rifoluzioni politiche di pace , e di guerra, (ìccome veri Principi temporali . Olia che erto Carlo averte nell’Anno 774. promertò e conceduto,© pure , come io credo nell’Anno precedente, allorché venne fino a Capua contrae!’ Arigiio Principe di Benevento, conce- deiTe