Anno D C C X L Y I, 297 lui governo e Ducato nell’ Anno 745. Anno nondimeno , che a grandi calamità fu fottopofto in Occidente ed Oriente perlaterri-bil peftilenza , che fecondoT atteftato di Teofane ( a) ebbe principio (a) Thcopk. in Sicilia e Calabria, e diffondendoli poi per la Grecia , arrivò a m Cronoo' flagellar anc’he Coftantinopoli con iffrage incredibile de’Popoli, e. continuò qualche Anno dipoi. Narra quello Storico gli ffrani effetti di quefto indomito malore , di cui non profittò punto il traviato Imperador Coftantino. Anno di Cristo dccxlvii. Indizione xv. di Zacheria Papa 7. dì Costantino Copronimo Imper. 18. e 7, di R a c h 1 s Re 17. FU oggetto di ammirazione alia Francia, e all’Italia in queft’ Anno la rifoluzion prefa da Carlomanno, Fratello di Pippino, di abbandonar le grandezze del Secolo , e di abbracciar F umile vita Monaftica. Gli era preceduto colF efempio Unaldo, o fi a Urial-do Duca di Aquitania , che due Anni prima, ceduto al Figliuolo il Ducato, e prefo l’Abito Monaftico , fi diede a far penitenza de’ Tuoi peccati, (/> ) ma con lafciar in fine una fvantaggiofa memoria (b) MMl. di fe preffo molti, perchè da lì a venticinque Anni , effendo mor-to il Figliuolo JVa.ifa.rio Duca , e il Re Pippino, fe ne tornò al Secolo , e al governo de’ fuoi Stati, e ripigliò Moglie dopo sì lungo divorzio . Ora Carlomanno , reo anch’ egli di molte crudeltà , a perfuafione , per quanto fi crede , del fanto Arcivefcovo Bonifacio venne in Italia , e prefentatofi a Papa Zacheria , fece di molti doni alla Bafilica di San Pietro, ed efpofto il fuo pensiero, ottenne da effo Pontefice la facra Tonfura , o fiala vefte Monadica. Paf-i'ato dipoi nel Monte Soratte, dove fi credea, che foffe fiato naf-cofo San Silveftro Papa, quivi edificò un Moniftero , attendendo da lì innanzi a i fanti efercizj del Monachifmo . Ma perchè frequenti M erano le vifite , che a lui facevano i Nobili Franzefi , allorché capitavano a Roma , veggendo egli di non poter quivi trovar la quiete defiderata , di là fi trasferì al celebre Monifiero di Monte Ca-fino , e fotto 1’ Ab*ate Petronace , tuttavia vivente , colla profef-fion religiofa obbligò il redo de’ fuoi giorni a quel facro iffituto. Leone Oftienfe(c) , ed altri raccontano varie pruove fatte della ^ì/ine^u. di lui Umiltà e Pazienza, Ma non è già vietato il credere una fa- tap. 7. ‘ vola,