Anno DCCCXXIII. 513
                                                                             #
riffima ambinone ) dal Tommo Pontefice, e nel folenne giorno di Pai'qua , che in quell’Anno cadde nel dì V. di Aprile , fu maeltofa-mente ornato della Corona Imperiale, & Augufìi nomea accepit, come fé cominciaffe allora ad ufar quefto gloriofo titolo . Nelle Giunte alla Stòria di Paolo Diacono ( a ), date alla luce dal Freero, fi legge all’Anno 823. Lotharius Imperator primo ad Itctluxm venit, p , j-& dhem fanclum Pafchce Roma fecit. Pajchalis quoque Apojlolicus Poteflàtem , quam prìfci Imperatores habaers , ei Juper Popidum Romanum conceffìt. E di qui prefe principio un’Epoca de gli Anni di Lottario Imperadore, che dipoi fu la più ulata -in Italia, ed altrove. Fu in quella occafione del trovarfi in Roma l’Imperador Lottario* che Ingoaldo Abbate diF^rfa, come colta da un Diploma del medelìmo Augufto de!!’Amio 840. rapportato dal Du-Ches-ne, e da me (¿) nella Cronica di Farfa, reclamò nel Conciiloro , (b) Cfoonìc. dove erano Papa Pafquale, ed eflb Lottario Augufto, contra del ^r^'T medefimo Papa , perchè aveva impofta al Monillero di Farfa una/?<;,■. halle. penilo ne contro i fuoi Privilegj. Pojìquam nos ( dice ivi Lottario ) divino fibi nutu favente ( Lodovico Pio ) confortes fecit Imperli , ab eo in Italiam direcli fumus, & a fummo invitati Pontijìce & univerfali Papa ac fpirituali Patre nojlro P afe ha li, quondam Ro-mam venimus. Quo dum in prcefentia ejusdèm Domni Apofìolici ac noftra ,• Procerumque Romanorum , fi ve Optimatum noflrorum, acque multorum utriusque partis Nobilium virorum quceftiones agita-reritur: i^er ceteras altercationes jubente eorum Domno Apofloli-co , Advocatus fuus nomine Sergius, intcrpellavit virum venerabi-lem lngoaldum Abbatem, dicens, quod idem Sabinenfe Monafte-rium ( cioè di Farfa ) ad jus & domìnationem Romance Ecclefice pettinerei. Ma avendo T Abbate Ingoaldo prodotti i Diplomi dei Re Longobardi , e di Carlo Magno , da’ quali appariva l’ efenzione del fuddetto Moniitero , e che eiTo era fotto la tutela de i Re d’Italia, a^è avendo che replicare incontrario 1’Avvocato Pontificio: il Pontefice Pafquale riconobbe di non avervi diritto alcuno , e fece refti-tuire all’ Abbate tutti i beni, che ex eodem Monaflerio poteflas An~ tecefforum ejusdem Pafchalis Papce injufìe abflulerat. Rapporta il . . . Padre Pagi ( c ) quell’Atto all’Anno feguente; ma è certo, che fi in Crii.*Bar. dee riferire al prefente , in cui era tuttavia vivo Papa Pafquale . ad Ann. 824. terminate quelle funzioni , ( d) fe ne tornò l’Augufto Lottario a Pavia , e di là nel Mefe di Giugno pafsò a vifitar l’Imperadore fuo Meunfes. Padre, con dargli contezza delle giuftizie in parte fatte, e in par- mus ^r0y°'t te cominciate in Italia. Il buono imperador Lodovico, ila n dogli Ludov. Pii , •	for-