/ Anno DCCC. 441 ceffori. Il perchè da lì innanzi cominciarono i Papi a battere Moneta col Nome lor proprio nell’una parte de’Soldi e Denari, e nell’altra col nome dell’ Imperacfore regnante, come fi può vedere ne’Libri pubblicati dal Blanc Franzefe, e da gli Abbati Vigno-li, e Fioravanti. Rito appunto indicante la Sovranità ili Carlo Magno, e de’Tuoi SucceiTori in Roma ileffa, non lafciandone dubitare 1’ efempio (opra da noi veduto di Grimoaldo Duca di Benevento . Dopo così ftrepitofa funzione l’Imperador Carlo attefe a regolar gli affari di Roma, e ripigliò fra gli altri quello de’congiurati, ed offe,nfori di Papa Leone, (a) Furono coitoro di nuovo eia mina-(a) Amata ti, e fecondo le Leggi Romane venne profferita fentenza di morte ^^rani contra di loro. Ma il mifericordiofo Pontefice s’interpofe in lor fa- PotuSaxoi vore appreffo di Carlo, in guifa che ebbero falva la vita e le mem- Monachus bra . Ma perchè non reftaffe affatto impunita l’enormità del delitto, En&0 l*m' furono mandati in efilio in Francia. Dal che fi vede non fufìiilere l’afferzione di Anallafio , che li fa efiliati, prima che Carlo venif-fe a Roma. Fra 1’ altre controverse, che fi trattarono in quelli tempi in Roma alla prefenza del nuovo Imperadore, quella eziandio vi fu, che già vedemmo agitata a i tempi del Re Liurprando fra i Ve-fcovi d’Arezzo e di Siena, a cagione di molte Parrocchie, che il primo pretendeva ufurpate alla ina Diocefi dall’altro. L’Ughelli (¿) (b) Ug/ieli. pubblicò un Decreto d’effo Carlo Magno, dato Quarto Nonas Alar- bai.Sacr. tìas, Trigemino tertio , & Trigejimo quarto Anno Imperii nojìri. Epifiep. "* Aclum Romx in EccLeJia Sancii Petri &c. E’ piena di fpropoiiti Artùn. quella Data. Viziato ancorali fcorge il titolo, cioè Karolus grada Dei Rex Francorum & Romanorum, atque Longobardorum. E fe così foffe ferino nell’Archivio della Chieia d’Arezzo, il Documento farebbe falfo. Ma forfè fon da attribuire sì fatti errori al Burali, ovvero alla non ignota trafeuraggine dell’Ughelli. Quivi Ariberto Vefcovo d’Arezzo ricorre al fuddetto Augullo contra di Andrea Vefcovo di Siena, querelandoli che teneva occupate molte Chiefe, fpettanti alla Diocefi Aretina. Rimeffa tal caufa a Papa Leone, fu decifo in favore d’Ariberto; e Carlo Magno con fuo Diploma avvalorò maggiormente quella fentenza. Un’altra particolarità degna di gran riguardo abbiamo da gli Annali de’Franchi, cioè che fui fine del Novembre, e fui principio di Dicembre dell’ Anno prefente, mentre Carlo Magno era in Roma, tornò da Ge-rufalemme Zacheria Prete, già inviato colà da effo Carlo , condu-^^Ani cendo feco due Monaci fpediti dal Patriarca di quella Città, (c) inai. Frane. qua-