6i Annali d’ Italia; fero al Fiume Arba , e ne levaifero i Ponti. Eraclio giunto a quel Fiume , nè trovando maniera di pattarlo , andò per tutto il Mefe di Febbraio (correndo per le Città e Provincie Perfiane di quà daef-fo Fiume. Nel Mefe di Marzo arrivò alla Città di Barza, e diede quivi ripofo all’Armata perfette giorni. Colà furono a trovarlo alcuni mandati da Siroe Figliuolo primogenito diCosroe, per fargli fapere, che avendo voluto fuo Padre infermo dichiarar Re, Succeffòre , & Erede fuo Merdafamo Fratello minore d’etto Siroe, egli era rifoluto di voler foftenere coll’armi la fua ragione, ed opporli al Padre, e che già aveva dalla fua il Generale dell’ efercito paterno per nome Gundabufa, e due Figliuoli di Sarbaro , o ila Sar-baraza . L’Imperadore rifpedì i Metti a Siroe , configliandolo , che aprifle tutte le prigioni, e dette l’armi a tuttii Crifliani in ette (a) Elmad- detenuti. Elmacino (a ) pretende, che Siroe fotte dianzi prigione ’s“ratvifur' anch’egli, e che rimelTo in libertà dai Satrapi, impugnafle poi i. i. pag. 14. F armi contra del Padre . Ora Cosroe , in teli i moti di Siroe, prefe la fuga , ma colto per iflrada, e cinto di catene, fu imprigionato nel Luogo fletto , dove teneva il fuo teforo : teforo ragunato colla rovina eli tanti fuoi fudditi , e poi di tante Provincie Criftiane . Siroe su gli occhi fuoi fece fvenare Merdafamo deflinato Erede del Regno, e tutti gli altri Figliuoli d’etto Re Cosroe, a riferva d’un fuo Nipote appellato Jasdegirde , che fu Re della Perfia da lì a pochi anni. Finalmente Siroe liberò la terra anche dalpefo dello flef-fo Re efecrando, che tanti mali avea cagionati in fua vita, e fpe-zialmente fu deteflabile per l’ingratitudine fua verfo gì’ Imperado-ri Criftiani, coll’aiuto de’quali nell’Anno 591. era falito fui Trono di Perfia. Seppe dipoi Eraclio con fuo gran difpiacere da Siroe, che de gli Ambafciatori mandati a Cosroe, uno d’ etti, cioè Leonrìo era mancato di morte naturale , e gli altri due erano flati uccifi dal barbaro Re, allorché Eraclio entrò nella Perfia. Leggefi d ifle fair menre (^) nella Cronica AleiTandrina la Lettera fcritta dallo flef-fo Eraclio Imperadore a Coilantinopeli, contenente la relazione della morte di Cosroe, 1’ efaltazione al Trono di Siroe , e la Spedizione de gli Ambafciatori ad Eraclio per far la Pace , la quale gli fu accordata con patto, che reflituitte tutto quanto fuo Padre avea tolto aH’Imperio Romano . E queflo gloriofo fine ebbe la Guerra Perfiana con lode immortale di Eraclio Imperadore , che racquiftò poi, ficcome diremò, la Croce fanta, e fomminiflrò a Francefco Bracciolini un nobile argomento per tenere il filo Poema Italiano della Croce racquìjlata. Finì in quefl’ Anno di vivere Cle:ano IL