Anno DCLII1. 109 gnavìt Menjlbus VI. Perciò tengo io per veriiìmile , che nell’ Anno preferite egli terminafle la vita e il corto fuo Regno. Fu violenta la morte fua , perchè venne uccifo dal Marito di una, Donna alla quale egli aveva ufata violenza. In luogo fuo fufoilituito Ariber-to Figliuolo di Gundoaldo Duca , cioè di un Fratello della buona Regina Teodelinda: con che pafsò lo fcettro de’ Longobardi in un peri’onaggio di nazion Bavarefe ; il che è da notare . Era Ari-berto buon Cattolico , e però da che i Longobardi non ebbero diffi-cultà ad eleggerlo per loro Regnante , par ben credibile, che la maggior parte d’ elfi aveffe oramai abbracciatala Religione Cattolica. Anno di Cristo dcliv. Indizione xn. di Martino Papa 6. di Costantino, detto Costante, Imper. 14. di Ari bert o Re z. DAlla Relazione (a), che tuttavia efiile , de i travagli di (a ) Labbc San Martino Papa, noi ricaviamo, eh’ egli fu condotto dall’ Ifola di NaiTo a Coitantinopoli, dove giunfe nel dì 17. di Settembre dell’ Anno prefente . Quivi fu meiTo in carcere , e vi flette tre Mefi, lenza poter parlare a chicheffia. Nel dì 19. di Dicembre dal Sacellario , o fia Fiicale , o fia Teforiere di Corte , fu pollo all’ efa-me , e prodotti gli accufitori fuoi. A chi ha la forza , e vuol fare una legreta vendetta , non mancano mai preteili per palliare col manto della giuilizia 1 iniquo fuo talento . Le vere cagioni di sì empia perfecuzione contra del fanto Pontefice , già le abbiam vedute ; ma fi guardavano bene gli fcaltri Mmiilri Imperiali di mettere in campo la di lui confecrazione , e la condanna del Monotelifino . Le calunniofe accufe confiilevano in dire , ch’egli aveffe congiurato con Olimpio Efarco , contra dell’Imperadore , e tenuta corrifpon-denza co i Saraceni in danno delio Stato : il che ci fa conghiettu-rare , che a lui imputaiTero infin la calata di quei Barbari in Sicilia. Ridicole imputazioni. Se il buon Papa aveiTe nudrito di que- lli diiegni non avea che da intenderfi co i Longobardi confinanti nella Tofcana , e nei Ducati di Benevento , e Spoleti. Avrebbono ben elli faputo profittar di sì bella occafione per foftenere il Papa, e nuocere all’ Imperadore. Rifpofe il Papa , che fe Olimpio avea -mancato al fuo dovere, non avea certo un Romano Pontefice forza