Anno DCLXVI. i ^ Nella feconda furono alquanti de’ fuoi feriti e morti, ma con alfaif-fima ilrage de gli Avari. Nella terza ancorché molti Longobardi reitaffero feriti e morti, pur diede la rotta all’immenfo eiercito di Cacano , e ne riportò un ricco bottino . Ma raccoltili i Barbari vennero nel quarto giorno sì fterminatamente addoflo a Lupo, che la fua gente diede alle gambe, ed egli amando più torto di morir, che di fuggire , dopo aver date quante pruove potè del ilio valore, lafciò fui campo la vita. I fuggitivi Furlani iì ritirarono nelle Cartella più forti per quivi far direla, con abbandonar la Campagna alla difcrezion de gli Avari, i quali diedero il facco a tutto il paefe , e parecchi Luoghi conlùmarono col fuoco . Ora avendo abbaitanza operato a tenore de i deiìderj del Re Grimoaldo , quelti fece loro intendere, che oramai ceilaifero di guailar quella Provincia, e fé n’andaiiero con Dio. Ma quegl’infedeli non l’intendeano così. La rifpoita, che fpedirono per gli loro Ambafciatori a Grimoaldo , fu che aveano preio il Friuli a forza d’ armi, e che fel voleano ritener per loro. S’ accorfe allora Grimoaldo d’ ellerfi tirata la ferpe in feno ; tuttavia iìccome Principe animolb adunò in fretta quanti combattenti potè, per cacciar coloro dal Friuli colie cattive, giacché colle buone più non iì poteva ; e andò ad accamparli a fronte de’ nemici. Vennero per parlare con lui altri Ambafciatori di Cacano , ed egli feppe ben prevalerli della lor venuta . Era picciolo 1’ efercito Longobardo -, ma ' l’accorto Re tenendo a bada con parole per varj giorni quegli Ambafciatori, ogni dì dava la moitra alle lue genti, e facendo prendere varj abiti e diverfe armi alle truppe già vedute, quafichè ogni dì fopragiugnefiero de i nuovi Reggimenti, più volte fece mirare a cjue’ Barbari fotto diveriì afpetti le medei'ìme milizie , in gui-fa che coloro rimafero convinti della innumerabil Armata de’ Longobardi. Allora Grimo-aldo fatti venire a sé gli Ambafciatori : Or beile, dille , riferite a Cacano, che fe non la sbriga di tornarjene a cafa , con tutta qucjla gran moltitudine, che voi co vojìr occhi avete veduto , io verrò tojlo a, irfegnargli la Jlrada. Di più non oc-corfe. Cacano avvertito del pencolo, in cui fi trovava, decampò, e tornoffene al fuo paefe. Tentò dipoi Vamcfrido Figliuolo di Lupo di fuccedere in luogo del Padre nei Ducato del Friuli; ma conoicendo di non aver forze da contraltare col Re Grimoaldo, ricorfe a gli Sciavi, o vogliam dire Schiavoni nella Carintia, ed ebbe tal rinforzo di quella gente, che fi figurava già di poter ottenere il iuo intento . Ma pervenuto al Cartello di Nemafo poco I 4 ion-