Anno DCCCXXVII. 541 ilio , e de’ Regnanti Augufti , ottenne , che raunaffein quell’Anno un Concilio di iTiolti* Veicovi nella Città di Mantova. La Sentenza fu quale egli la desiderava, e gli Atti di quella facra Adunanza fi. leggono pubblicati dall’accuratiihmo Padre Bernardo Maria de Ru-beis (a) . Ma nè più nè meno continuò il Patriarcato di Grado a fuf- (a) De Ru-fillere , non oilante lo sforzo in contrario di quello d’Aquileia . b“*nt * . » Aquilejcnf. Anno di Cristo dcccxxviii. Indizione vi. cap‘47' di Gregorio IV. Papa z. di Lodovico Pio Imperadore 15. di Lottar io Imperad. e Re d’ Italia 9. e 6. Cominciava già la Monarchia Franzefe a fentire, che più non la reggeva un Carlo Magno . Avea 1’ Armata Imperiale di Catalogna fatta una vergognofa figura incontro a i-Mori dì Spagna. Altrettanto aveva ope'rato nella Pannonia Superiore, o pur nella Carintia quella d’Italia incontro ai Bulgari, che aveano dato il guaito ad un buon tratto'di paefe fuggetto all’Imperadore , fenza che alcuno aveffe fatta refiftenza e contrailo . (b) Però l’Au- . ; gufto Lodovico nel Febbraio di queil’ Anno , tenuta una gran Dieta f/ancor™ in Aquisgrana caisò gli Ufiziali, che in sì fatte congiunture avea- Afmno-no mancato al loro dovere . Cadde quefto medefimo gailigofopra Ludovici “a Baldrico Duca o Marchefe del Friuli -, e quella Marca, quam foluspu. tenebat, inter quatuor Comites divifa eji. Sicché veggiamo , che prima d’ora era {lata formata la Marca dei Friuli, e eh’ effa per quello avvenimento cefsò d’ avere un Duca o ila Marchefe, con ef-ferfene dato il governo a quattro Conti, cioè aquattro Governatori di Città, indipendenti 1’uno dall’altro. Probabilmente quelle Città furono Cividal di Fruii, Trivigi , Padova, e Vicenda, fe pur Ira quelle non fi computo anche Verona . Il nome di Marca vuol dire Confine. Fin lotto .Cario Magno per maggior Acutezza delle Provincie iìtuate a i Confini furono iilituiti Ufiziali, che ne avef-fero cura, chiamati perciò Marchenfi, e Marchefe che è quanto dire Cuilodi de’Confini . E perchè fecondo i bifogni non mancaffe forza a tali Ufiziali, al Marchefe furono Subordinati i Conti, cioè i Governatori delle Città della Provincia. Che il Marchefe della Marca del Friuli rifedeile in Trivigi\ fembra che il poffa conghiet-turare dal vedere, che in quella Città era la Zecca dell’ Inipera-dore , come colla da una Moneta di Carlo Magno, ch’io ho data alla.