Anno DCCCXV1I. S°7 no a Grimoaldo , che gl’ increfceva di far quella guerra ad un Nobile ftraniero , ricevuto da lui fotto la fiia fede : Kadelgifo uomo accorto , mutata maffìma, iì efibì di condur Sicone alla di lui pre-fenza. Entrato in fatti in Agerenza, e pacificatoli cor, Sicone, anzi formata lega con lui, il menò davanti a Grimoaldo , che gli perdonò. Da lì innanzi il gran peniìero di Radelgifo altro non fu, che la rovina del Duca, con delìderio e fperanza d’ occupar egli il Principato: al qual fine andò guadagnando al fuo partito molti del Popolo. Ma Dauferio uomo nobiliflimo co’ fuoi due Figliuoli Rof-frido e Potelfrido fi dichiarò per invidia in favor di Sicone. Preten-dendofi pofcia un giorno eiì'o Dauferio ingiuriato dal Duca Grimo-aldo, talmente mife alla punta i Tuoi Figliuoli, che prefo ieco un fi-cario per nome Agelmondo , il mifero a morte. Se vogliam preftar fede al fuddetto Anonimo Salernitano , Grimoaldo era odiato per la fua avarizia, per gli affronti, e per le minaccie, che faceva a i grandi , e per le oppreilìoni, che inferiva al minuto Popolo . Ma Erchemperto , Scrittore di maggior antichità e credito, cel rap-prefenta per uomo manfueto, e di dolci coftumi ; e Icrive , che Radelchi Conte di Conza , e Sicone Gaffaldo di Agerenza ingrato a gli onori ricevuti da Grimoaldo, cofpirarono contra di lui; e che trovandofi egli ridotto a gli ultimi refpiri per qualche malattia , gli affrettarono con delle ferite la partenza dal Mondo. Non effen-do reftata prole di Grimoaldo, fi venne dal Popolo all’ elezione d’ un nuovo Principe di Benevento ; e fon d’ accordo Erchemperto e 1’ Anonimo Salernitano , che fpecialmente per opera e perfuafione di Radelgifo ( che fe n’ ebbe pofcia a pentire ) fu alzato al trono Sicone. Anno di Cristo dcccxviii. Indizione xi. di Pasquale Papa z. di Lodovico Pio Imperadore 5. PEr atteftato di Eginardo (a), e dell’ Aftronomo (¿), per ta- (a) Egìn* cer T altre Morie, in quell’ Anno, terminato il proceffo con-har^us Aa' tra di Bernardo Re d’Italia, e contra de’ complici di quella congiu Aftrono-ra, fu profferita fentenza di morte fopra cadauno de’ Secolari; mamusmVit. 1’ Imperador Lodovico commutò la pena, contentandoli, che loroLodovlc'Pu' folamente foffero cavati gli occhi. Con tal crudeltà fu efeguito quello decreto nel giovane Re Bernardo, e in Reginerio, che amendue per