Anno DCCLXXXVII. tera SeiTantelima quarta all’Anno 7S0. noi badarono affai , che allora il Duca Arigilo non s’ era punto alfuggettato a Carlo Magno: coi'a che avvenne Solamente nell’ Anno predente ; e che in quelli tempi appunto Adelgifo Figliuolo di Delìdeno era in Sicilia, e manipolava un’ invasone in Italia, ficcome vedremo. A queft’Anno per coufeguente, e non a quello fi dee riferir la Lettera Suddetta . Ma quelli Segreti maneggi del Duca Arigifo abortirono fra poco; perciocché 111 quello medelimo Anno nel dì zi. di Luglio la morte gli rapì il giovane Romoaldo Suo Figliuolo , per la cui perdita, per la lontananza dell’altro, e per gli affanni l'offerti, anch’egli infermatoli terminò il corfo de’fuoi giorni a dì 16. d’Ago-ilo, con lafciar belle memorie della l'ua Giullizia, Magnificenza, e Pietà in Benevento, e nialfimameme oltre a due luperbi Palagi, un Magnifico Tempio e Momllero di làcre Vergini, appellato di Santa Sofia, ch’egli fottopofe a quello di Monte Calino; e un altro Monillero parimente di Vergini a perlualione