Anno D C X X V ; ^ da Teofane unico. Scrittore di quelli fatti . Altro non fece lo Storico Cedreno ne’ l'uoi Annali, che copiar le parole d’ eiTo Teofane. Djegno ancora di annotazione lì è, che fino a quelli tempi l’Imperio Romano aveva ritenuto in luo potere alcune Città prcbabilmen-te maritime della Spagna, alle quali davano loccorfo occorrendo i Governatori deli’ Aifrica, giacché quelli comandavano anche alla Sardegna, e a Maiorica, e Minorica. Ma Subitila Re de’.Vifigoti, che regnava in Ilpagna in quelli tempi, aggiunl'e colla forza dell’ armi quelle Città al Tuo dominio , con che venne ad eflere il primo fra’Goti Monarca di tutta la Spagna , con illendere la l'ua iìgnoria anche per la Gallia Narbonenfe , o Ila nella Linguadoca. Santo Indoro Arcivelcovo celebre di Siviglia («) , che fioriva in quelli tem-(a1 ifidems pi , e terminò nel preferite Anno la l'ua Cronica de’ Goti, ci dipin- inC,lronic°-ge il Re Sui/itila , come Principe pien di valore, e Padre de Poveri. Ma non cosi col tempo fu creduto da alrri. Probabilmente a Sueil’ Anno fi dee riferire ciò , che lal'ciò Icritto Giona Monaco di ebbio , Autore contemporaneo (b). Cioè che Attalc&Ahbaxe di (k)Jonasin quel Monillero , avendo inviato a Pavia Blidolfo Prete , quelli s’in- Ssa‘ut, contro in Arioaldo Duca Longobardo di credenza. Ariana , che dopo la Beneduiin. morte di Adaloaldo diventò Re de’ Longobardi. Appena ebbe Arioaldo Makliion-veduto Blidolfo, che dille a’ luoi : Ecco uno de’ Monaci di Colombano,, che non fi degnano di renderci il faluto . E fu egli il primo a fai utarlo. Allora Blidolfo gli rifpofe , che avrebbe anch’egli a lui augurata la fiilute , fe eifo Arioaldo non avelie tenuto de’ falli fenti-menti in materia di Fede. Irritato da ciò V Ariano Principe , diede ordine, che fegretamente quel Monaco folfe ben bailonato. L’or-d ine fu efeguito ; e il povero Monaco rellò come morto fotto il pefo di quelle ballonate , ma dati a poco fi riebbe prodigiofamente, e fe ne tornò al Moniilero fano e falvo . Anno di Cristo dcxxvi. Indizione xiv. di Onorio I. Papa z. di EhR a C l I o Imperadore 17. di A r 1 0 a l d 0 Re z. L’Anno XV. dopo il Confidato di Eraclio Augusto. UN grave pericolo corle in quell’ Anno l’imperio Romano in Oriente. Perciocché Qofroe Re della Perlia veggendo arde* re la propria cafa, nè làpendo la intimerà di ripulfareil prode Im-Tomo IV. D 3 pera-