V tarido. II più bel confronto, eh’ egli faccia della piacevolezza Longobarda colla crudeltà Greca , fi è quello della tragedia di Ravenna ( anno yog. ), fpecialmente contro i Nobili , e contro 1’Ar-civefcovo Felice. Dopo il qual racconto profegue : (¿nei Longobardi , che non fi jogliono fetida orrore nominare da taluno , un pacifico, e buon governo in tanto facevano godere al reflo dell' Italia . » Fa veder fotto il Regno di Liutprando , che i Longobardi profetavano tutti la Religion Cattolica, ed ermo figliuoli, come gli altri, della Santa Chiefa Romana. Allo il e ilo Liutprando fa un carattere di Re piilììmo , che lafciò al fepolcro di S. Pietro tutti i fuoi Reg) preziofi ornamenti. Perciò ilima illegittima la lettera di S. Gregorio II. a Orfo Duca di Venezia , rapportata dal Baro-nio , per trovarfi in effa, a nec dicenda geme Longobardonun ; affermando , che lenza la difefa de i Longobardi il Pontefice farebbe rimafto preda del facrilego furor Greco ( anno yzg. ) . Special-mente poi lo efalta per la riverenza verfo il Romano Pontefice, e per le reftituzioni ( di Patrimonj, die’ egli ) da lui fatte alla Chiefa . Or vegga il lettore , conchiude , fe meritava queflo Re, che la fua memoria jojfe denigrata cotanto ne gli Annali Ecclefiafiici (anno y^z.). Da tutro ciò, che fi è accennato, e dal molto di più, che s’incontrerà leggendo quell’ Opera, fenza dubbio fi troverà la Nazione Longobarda affatto diverfa, da quel che fi è creduto fin ora . E fi troverà altresì , che al Signor Muratori fopra tutto è difpia-ciuto il titolo di nefanda , frequentemente attribuito a quella nazione . Onde avvenutoli ( anno ybg.) in una lettera di Papa Paolo I., nella quale manifefta al Re Pippino le cagioni della perfecu-zion Greca : Non ob aliud ipfi nejandiffimi nos perfequuntur Grceci, nifi, propter fanclam &c. non potè contenerli dall’ efpreiìione feguen-te : Qui fon chiamati nefandijjitni i Greci per confiamone de i Longobardi , che fi veggono ancK efsi onorati col medefimo *'titolo , qualora prendevano F armi contro de i Romani. » Non iftiamo qui a ripetere ciò, che abbailanza dichiarammo nel Tom© precedente, rimetterli il Signor Muratori a gli Autori Ecclefiallici in materie fpettanti alla Chiefa , come fa dell’Eélefi, o fia iilruzione fui Monotelismo, pubblicata da Sergio Patriarca di Coilantinopoli, e foilenuta da Eraclio -, del Tipo di Collante , o fia Editto di filenzio fulle due volontà , coilituzioni ambedue di »tanto ilrepito per le tirane confeguenzs, che ebbero, e dell’ E-ditto di Leone Ifaurico per configgo d’ un perfido rinegato per > nome Befer, il quale attribuì aiie fuperllizioiii de i Crilliani un » Vulca-