Opposizione antipapale in Germania. viri morto alla fine di maggio del 1456, era a capo degj oppositori il principe elettore di Magonza, Dietrich, conte di Erbach, già avanzato negli anni, standogli a lato il suo giovane cancelliere 51 rtino Mair violentemente spingente in avanti e che indirizzava a questo punto tutta la sua abilità diplomatica e intrigante.1 Fin dal giugno 1455 l’arcivescovo maguntino aveva fatto stendere in un sinodo tenuto ad AschalFenburg un’intiera serie di lagni contro la Curia romana. Essi, che riferivansi specialmente alla violazione del concordato, sono contenuti in un'istruzione per u:.'ambasceria da mandarsi a Roma e hanno importanza perchè formano la base di parecchi posteriori documenti della specie. * Finito quel sinodo, Dietrich s’accordò cogli arcivescovi di Colonia e Treviri per fare un grande concilio nazionale tedesco, scopo del quale doveva essere: assicurare i decreti basileesi, «provvedere ai gravami, dai quali muovamente è oppressa la cieca Germania, che è strano si lasci strappare gli occhi da essa riacquistati mediante quei salutari decreti ». * Il sentimento antipapale dell’elettore maguntino si appalesò in modo violento in un sinodo da lui tenuto a Francoforte sul Meno nel febbraio e marzo del 1456, ove si concluse un patto, pel quale 1 arcivescovo e i suoi suffraganei dovevano opporsi uniti alle violazioni dei decreti di Costanza e Basilea da parte della Curia ed alle oppressioni della nazione tedesca mediante decime e indulgenze.4 Per la festa di S. Pietro in Vincoli (1° agosto) del 1456 i rappre-entanti dei cinque elettori — il neo-eletto di Treviri si trattenne perchè non ora ancora confermato da Roma 3 —, come pure gli ar- sollecitudine per avere un futuro concilio, egli diverrà più accondiscendente • arrendevole per tutte le cose; poiché se dd va avanti, egli deve temere un futuro concUio e si allontanerà da molte cose e cambiamenti, che capitano itiotidianamente alla Corte di Roma ed avrà maggior riguardo ed occhio ai api di questa nazione e darà senza esserne pregato a coloro, ai quali ora quand» i-hiedono si dice di no». Cfr. Gemiakut »; Baciimask, Kunigucahl 2X2 s. ; ' HttuTTEtt, M. Mair 41 s e Laoee in Trier. Archiv (11100) V. 26. » Geuiiarbt 12. Su Oi. Mair (f 1481) cfr. Votar in UUt. Zcittchr. V, 4«J*. ; 104; Riezleb in Allgem. de ut»che Biogr. XX. 113 ss.; Joagiumkoii» 108». e la monografia già più volte citata di |Sci«om3L 2 Cfr. Gemiardt 12 ss. » lettera di Rodolfo di Budesheim (su costui cfr. la monografia di J. Zxvn, Frankfurt 1881) all'ardvscovo di Treviri, in data 23 giugno 1436, in Voiot n, li», n. 3. * Cfr. Meszel, Friedrich d‘-r sieffreichc rati drr Pfalz 22. * Giovanni di Baden, eletto vescovo di Treviri il 21 giugno 145« fu confermato da Calisto III con bolla del 25 ottobre; vedi I*agkk. Johann 11. no« Haden 8s. Le spese della conferma furono imixirtantì ; secondo Pietro Ma.ver, Per molti anni segretario di Giovanni, te competenze gommarono a 41.000 fiorini doro. «Secondo la quietanza di Giacomo de Spinis, rappresentante d una compagnia di mercanti fiorentini presso la Curia romana, le spese furono anzi notevolmente più alte» (Lagini Ds.).