Libro IV. Capitolo 4. Calisi« 111. lolite. di quel« due città al diletto nipote Don Pedro.' Se ni deve prv star fede al racconto dell’inviato milanese, i cardinali diedero U loro conMMM> per la paura che l’opporsi avrebbe potuto rinch;. derli nelle carceri di Castel S. Angelo. Il 1* d'agosto Calisto diede l’arcivescovado di Napoli al fratello del suo medico, il canbru Tebaldi. Insieme si apprese, che egli intendeva nominare da 4 a & nuovi cardinali, due dei quali dovevano esseri' Catalani, aecon- Imagnandosi ad casi altrettanti Romani; ma contro dò sollevata« da parte del Sacro Collegio una forte opposizione. La sera atesma ai raccolsero a consiglio nel palazzo del cardinale Alain I card naii Kstouteville. Orsini, Bari» e de Mella. Pare, cosi un invisi' che trovavasi a Roma, che abbino deciso di non recarsi al palar:-pontificio e in genere di non passare il Tevere fino a che Cwt< S. Angelo non sia consegnato al Sacro Collegio. Hanno inoltr« preso la decisione di non acconsentire alla nomina di nuovi carnali.11 Non soltanto fra gli alti principi della Chiesa v’era fermar.' La notizia della malattia mortale del papa aveva subito provoca*-profonda eccitazione vuoi in Roma, vuoi nello Stato pontili. .' La confusione generale al accrebbe ancora per la comparsa deg! Inviati di Don Ferrante (2 agosto), che affissero alle porte di S. Pietro un appello al collegio dei cardinali e dicevano «sprrv.*-mente che. ove 1 cardinali non volessero conceder loro ascolto di buon animo, si metterebbero in accordo coi Romani. * Sin dalla fine di luglio il Sacro Collegio aveva nominato una commissione di 4 suoi membri per mantenere l’ordine. Costoro — erano i cardinali Besssriooe. Estouteville. Alain e Barbo — tenr vano riunioni ogni giorno. Una delle loro prime disposizioni fu quella di presidiare il Campidoglio con 200 uomini, a capo zelo studia- » Mut, ««Mmi* Iti. .iM&ann * ’* Mriaawar 2 lt> dAalaal» da Fiatata «Biblioteca * » brealaaak Is AHo /WJSr«a» I. ¡Ma. t». I •diafani di mio» de t*4t- a r»»fr«n> «toa da Hmu lofi |Mo 1 I.V* IT. App a. «I. • rardtaaB art dbfaffbi del 1* a«•»(.> Wnlaaa r • • B caS» Onte« ao O*»5* «aaeo a inlaw da otto di la qna H nanlo (ve dablo ri» sowVi <*s 1 aliti tati rardlaall la polaan «no hanu dtiraail |»r ItatfM» ore. «Arcbl» »• di Stato la Mllaao^ /•«« gai.*, » • « Tata q*nu tetra » la nMlw ». riferita al 5» d» la*Uo èri >«*• Aai rktokWH (Arrbltlo Contava la Maatora*. * * lettera d'Astrai» do Striati a Lederlo» Mona la data 41 II««** » >• «tto |*S* (A re h I rio di Stato la M llaa«. M. KM x «taspato la *•** r*mH*nmo ». SI o • Mirra I affato li» da Kaa* di Aot«ak> Cfcta»o**» * te darla a iiumamt» «Arrblrlo lìoatata la MaatoraL