Iarnia delTOeriiiealr romr». i| pervio Turro •*»daik> stesso parere. Volesse Iddio che papa Niccoli non ave««« M*o fabbricato e m'avesse creduto! Quante volt* non gli ho Mio che. oltre altri innumerevoli vantaggi, anche l'onore di Sua Sutità sarebbe maggiore se si stabilisse la pace in Italia ! •. • Come l'Italia, di cui. secondo la frase di un cronista ountem-IMM».' le principali potenze si dilaniavano come cani, anche I usto d'Europa di fronte aU’impma della crociata ai contenne tassi *rnza interessarsene affatto. In verità nessuno confessava ttsrta" <«te la cosa, offkialmente ansi tutti I principi assicurata» la loro disposizione a prender parte nella cacciata del Turchi AtJrK^ropa,' ma nessuno di oasi era pronto a fatti. Kik» Silvio f«afc*>ò apertamente che nulla era da aspettarsi dai regni set-Matronali. Parimenti, a causa delle continue discordie intestine. M jxrfevasi aperare aiuto dall'Inghilterra, dove vanamente Nic- V ai sforzò per stabilire almeno pace e concordia. * Narreremo Pk acanti come finissero in nulla i grandi progetti per una ero* «sta di Filippo, il potente duca di Borgogna * Anche nel grande francese andò quasi del tutto spento l'appello del papa alla ratrra «anta. Carlo VII. re di Francia, non reputo neanche necwa-•»v degnare di una risposta il piano di spedizione presentatogli ■et* prima della caduta di Costantinopoli dal messo greco Fi-molto più che quella contro il nemico comune ia Oriente *» >!" ‘er»»aa*n la guerra contro gli Inglesi. * Finalmente l'impera- * 41 X» nhss I a r* SMl f li *••«* la M11 a ae. Oar* e~ k. Von ku.i Tutu SS i'as i-iuii»» i> «n laeassi • * "•■-«a MT^nli» ^»«i» «si »•*» e II» ar»«« »• • IniiMR II. «a ISil Ma m* »»a es*» im a Uh. avo» t—>i nu**» si» * re •»» rtn» rkiwitn nO> «Mte 41 S«KW« (IL Ii4«s| e ft»e, *»e» e «M r«nn lUb tesi » <1* sa«** hWH * »*1 *"** tt. IMI M<■> v Sul • H a* «Utili 141 » U • WM» *• ItH»» *«•*» Ui* *t M Sei r J*S|1*I •» Mftw,. .^ti Sten leaoii ""***• «rvrf su. » U. e Burine« t ss sm • Pn u reo» Itofeev» « i»4e al *• sarti* t*«M» gl : V