Il rinascimento letterario iti Italia e la Chiesa. Il nemico solo quando si fosse abbandonato il metodo che aveva la prova dell’antichità, quando, invece di rimanere mezzi di cultura, gli studi classici fossero diventati fine a se stessi, quando i medesimi anziché ad approfondire la scienza specificamente cristiana avessero servito ad oscurarla e distruggerla.1 Ma finché l’antichità pagana fu compresa dal punto di vista del ¡'assoluta verità del cristianesimo, il rinascimento della letteratura classica non potè che tornare di utile alla Chiesa, poiché come il mondo antico in tutte le sue relazioni viene rivelato all’oc-rhio della mente soltanto se visto dalle altezze del cristianesimo, crisi anche le bellezze delle istituzioni cristiane e delle verità dogma-li he cristiane possono comprendersi ed apprezzarsi in tutto il loro vaioiv solamente confrontandole coi lati rispettivi della vita e penero antico. E perciò il favore che i papi e molti altri dignitarii •si lesi astici concessero al rinato studio dell’antichità, fino a che questo venne coltivato nel retto spirito, non potè se non riuscire ^aiutare agli interessi della Chiesa. Questo favore del resto rispondeva adatto alle antiche tradizioni ecclesiastiche.1 Partendo dal principio, che la scienza è un gran tiene in sè, che nessun abuso della scienza ne giustifichi il soffocamento, qui r«me in tutte le cose tenendo il giusto mezzo, la Chiesa fin dal-l'n zio combattè solamente la superstizione pagana, l’immoralità pagana, ma non la cultura intellettuale greco-romana. Seguendo i’> empio del grande Apostolo dei gentili, al quale non rimasero ignoti i poeti e filosofi greci, la grande maggioranza di coloro, eh* ne continuarono l’opera, altamente apprezzò e raccomandò gli *tudii classici. Eziandio i cristiani antichi noti pel loro rigore non ebbero scrupolo alcuno di vestire le idee della loro religione nei versi di poeti pagani, ad e*., di Virgilio.* Allorquando l'imperatore Giuliano fece il tentativo di sottrarre ai cristiani l'importante mezzo di istruzione dato dagli studi classici, i più avveduti rappresentanti della Chiesa videro in ciò una delle misure più ostili e più pericolose pel cristianesimo. Stringendo il bisogno, fu d'uopo allora servirsi nell'istruzione scientifica di libri affrettatati* nte scritti a tal fine da scrittori cristiani, ma quanto inadeguato fMte questo mezzo di difesa si appalesò col fatto, che subito dopo b morte di Giuliano si ritornò ai classici antichi. ' * Rimar tal Vmu «. Watt'« «rrMwttm XII. 3W«6 ’ ri», la «lotta dlnatmlf «olla rrlartoor drKaatlrWti ria—ir* col r'14iaaaataao ardi HUtpotU. MUtter XXX. 106 a*. * tfenapt la ac Homi. tm*rr. <*rw. arWt /rum » r 11 I i K-cn UH*) Alla «ha daO'art* |a(ua gU aotlrtii rrMiaoi tram**tar««w «Mia pH 6»ll* «Tari» Ir Bua« marinai «tararatlt* tadtffrff-atl ISW. JmhrSvr* XI. 514). * I>«W, ter HI. »»7T: Hi* poiit HUIUt XXXIV. «31 * Il Kflljrn, "•OrafeaMM mmj rkrutrmtmm