InlrtMluxiont*. Capistrano, Giacomo della Marca e, fra le suore dell’Ordine, san' i Caterina da Bologna (f 1463).' Tra i beati dell’ordine di san Francesco rifulgono Tommaso Bellaci (f 1447), Matteo da Girgeir. (t 1451), Gabriele Ferretti (t 1456), Arcangelo di Calatafimi (f 146»',. Antonio da Stroncone (t 1471), Pacifico da Ceredano (f 1482). Pietro da Molino (t 1490), Angelo da Chivasso in Piemonte (t 149'» . Angelina da Marciano (t 1435), Angela Caterina (t 1448), Ari gela Felice (f 1457), Seraftna da Pesaro (f 1478), Eustochia Ca lafata (t 1491), ecc. Ancor più fecondo di .tanti e beati fu allora l’Ordine domen cane. Svolse la sua attività in Toscana il beato Lorenzo da Ripa-fratta (t 1457), «otto la cui direzione l'apostolico sant'Antonin (t 1459) divenne modello di generosa carità del prossimo e riformatore del clero fiorentino,4 e 11 magnifico talento di fra Angelico da Fintole (t 1456) spiegò il volo al cielo «per dirigere con dolo violenza, mediante il linguaggio dell’arte, i cuori all'Eterno, conv avavano fatto i mistici colle loro opere».* Discepoli di Antonino, che esplicò la sua incomparabile azione proprio nel centro del rina •cimento, in Firenze, sono nominati i beati Antonio Xeyrot di Bipoli (t 1460) e Costanzo da Fabriano (f 1481). Salirono a grand*-fama come predicatori e riformatori il beato Giovanni Dominici »•!* ét RnStmtl •*!$* Htrtrn. mrU* Mfrtrr » |M««m l«lt » vtr IH ». Jtmtamim» 3»*». 47. * IVivr», «ulti /r ta (.«ramili Rlpitnna ». M«. nw#« II. Mn • Oihni lUMhKMtl ». Nr Hrirtr TÌM» ctor Al MUlv nar la teartmu (¡antaranl n>«tl mhV mi «In hmls IVI» tl IHSi Ctr. Ire «««in. 1.« Imi« rhmrm Rmlwwti. PW IMI