UUa III. Ca^ioto « Xiccaló V. |M.||K «ua capacita».' Difetti il viaggio romano di Fiaterico III •>* 4 affarlo un lagrimevole spettacolo dell'impotenza « dicadUBn' t > l’impero già Unto superbo. Un tempo I re t ad—chi mao in lui»* con poderoaa fori* militar«, aiccoma alti sovrani. e d) mala voglia, meno con lieta ammirazione principi « avevan toro premuto omaggio. Questa volta invore PIlBprra •* en comparso come un povero ospite, con lento che òri «al» a « dotti gli permetternero un paasaggio scevro da pericoli. iw>r alla libenliU dei ricchi Stati e «ignori italiani, di cui W «far; * mastre misero in luce tanto più »tridente la povertà « abbar di lui. ' Senta aver accresciuto la propria potenza, il imo «or«-* imperatore tornò al suoi pani ereditarti, ov» acoppéò ben t la rivolta contro di lui. Invano Niccolò V minacciò W pili gr» pene ecrle«lattiche : I rivoltosi risposero appellando al fatturo no cibo' « poi costrinsero l'imperatore lasciato m«m dtfena da * poro a burlar libero re Ladialao. ' Le particolarità di qitaat. f* spettano però alla slorla dell'impero Federico III fu II primo imperatore della nobile casa di IU « Uirg «aerato «• coronato a Roma e fu instai»* ruttino n • rat ore al «piale venne dato tate onore nell'eterna città.' * Un«.. Ili, «11 XXII. r, II | l t a«*» «w«ct» rMrfh* III 1*1** X. 31 ed. W * aM Ha»»»— w l«l«*W <4 ut sài* » Rt«i *u»«. 1 lathk* «Saar» IA aa n*rl»a la aaa «I a a Tnmr*s » «•*“ " Il itili» M Ha « teli- a*»«— iW Il «- ** * Il tta«~- >* Il a Ti *1 mak«> *«» puniti iiMlrae «»aa » «**a la «a» putì 1« on lar..«—*—■ > • r>*Or» Iti * j vaa «arila »««llila a >ln«a raa M* a«l .*«r, « r~a 1« liaMw ani* m«* lavarlaw «Tr •** ** laHmlaaaaa l««V *». a* * aarfcr «aa «S*r-*a*»“a> aa» M <1*0 la rtt«anfa«a. ri» la imriMSw a»a* •»•*» •** ... la aaa «»w»lli a*ala a » Uaaaaa wxlnaai » « la la *• '”** ai XWrat* T la ima», t km K»mI X r MI' .**•*