Gregorio XI e i Fiorentini. 117 provare ai Romani, che le condizioni della loro città forse non irano mai state più tranquille che nel trascorso inverno.1 Tuttavia la tranquillità in Roma non valse ad illudere Gregorio XI sui pericoli che minacciavano il papato. Sapeva troppo bene quanto ancora mancava al buon ordinamento delle cose italiane; anzi sembra che abbia disperato di potervi mai riuscire ed abbia penato a ritornare in Avignone;2 altrettanto poco potè egli disco-' macere di non aver posto mano alla riforma delle cose ecclesia-tiche, a ragione così spesso e con tanta urgenza domandata da -anta Caterina. Perciò tetre imagini aleggiarono intorno al suo letto di morte. Parve che presentisse lo scisma imminente, poiché il 19 marzo prese delle disposizioni onde assicurare una pronta ed unanime elezione del suo successore.3 Sempre malfermo in salute, la sera del 27 marzo morì di litiasi, che da lungo tempo lo tormentava.4 Gregorio XI è l’ultimo papa, che la Francia ha dato alla Chiesa. limili alla prima edizione del 2° volume di quest’opera, p. 11 *. Le * Condi-ti-met paci ir pronunciate per D. Gregorium. XI inter Populum Ronuinum et Prcfeetum Vrìiix ac nobile» de Sciami inriccm concertante» (1377). nel Cod. H'-'tin. .178 della Biblioteca Vaticana. 1 • Gregorio XI al cardinale