Il rinascimento letterario in Italia e la Chiesa. 57 «d esagerazioni di tale natura ottenevano poi da altra parte ri-esagerate, e casi si rendeva diffìcile, se non addirittura mpoMibile, l’intendersi sul retto uso dei classici. • Tra i zelanti contro i «poeti», come solcano venir chiamati gii umanisti, e contro gli scritti degli antichi, spesso pericolosi »otto il lato morale e raccomandati da quelli, si distinsero in mudo speciale, accanto ai Domenicani, i Francescani.1 Non può m^ar*] che la maggior parte di questi uomini era piena d’uno ark> Neramente santo per la causa del cristianesimo e che col *U‘> coraggioso farsi avanti, mentre tanti altri dignitari! ecclesia-*txi nel loro spirito mondano non avevano occhio per i pericoli dell’u man esimo a tendenza pagana, abbia conquistato dei meriti mli per la Chiesa, ma rimane da deplorarsi, che la maggioranzn abbia sorpassato la giusta misura nel combattere i « poeti ». Certo che per giudicare rettamente questo fatto bisogna rammentarsi feroci attacchi contro gli Ordini e la scolastica, da questi coltivata, diretti precisamente dagli umanisti che scrivevano più elegantemente e perciò più erano letti, come Poggio. Filelfo ed altri. Dota la potenza, alla quale rapidamente era giunto il nuovo mo-' TH'nto, i monaci si trovarono pressoché inermi di fronte al di* «pregio del loro stato promosso da questi uomini. A ciò si aggiun-*ro 1« raccapriccianti aberrazioni ed eccessi del partito radicai-mente paganeggiante. I quali facevano temere ogni peggior male l’avvenire. In conseguenza, la maggioranza degli impugnatori di quel paganesimo non osservò che queste aberrazioni avevano la toro radice non già nel rinnovato studio dell’antichità in ai, ma Ml’abuso di questo studio e nelle brutte condizioni sociali, politi» he ed ecclesiastiche di quel tempo. Sotto lo stendardo della rina-Kenza s’erano schierati degli elementi impuri. 1 quali miravano ■d una generale sfrenatezza degli spiriti ed alla completa eman-f ¡ azione da ogni morale: essi fecero al che il grande movimento ' ¡rituale umanista si avviasse sotto più d’un rapporto su strade ' agliate. Cosi avvenne che nel suo zelo la granile maggioranza del religiosi non distinse più fra le due tendenze e fece responsabile degli eccessi de! partito radicalmente paganeggiante l'intero umanismo. A buon diritto contro tali avversarsi gli umanisti • Oa» | IkMWal Ummrtv «aafWr I «tcilaall nMl M pM fU"'W **«v Ce»*r 4k* *.«.» **r rtmmtmHiarr «ai 1*. aad li. i'tr «wt» |4* mUm Mlaaa <•1 rWwalr: ri rea I «M Sarabanda ataMr fi unir ’«M U *«tr» '* Iti», latrai. X La VnMrir «c. M r Mtaw» tiliaS’— m «nanww» aad «Ir (MaM«Mr K«ut W ’rruaul di IWtiwf V. ora «cartata*»«* Kurt II a. 1, M f> !•* ockr *IU