Introduiionr. Veramente da parte dei cristiani non furono mai disconosciuti i pericoli che racchiude in aè l’occuparsi del paganesimo in modo unilaterale, esagerato e senza tener conto de’ suoi lati oscuri. ■ Per molti », cosi fin dal suo tempo Origene, « è un male aver dimestichezza cogli Egiziani, c'oè colla scienza pagana, dopo che hanno abbracciato la legge di Dio».1 Quei padri eziandio, che giudicano nel modo più benevolo i classici antichi, non trascurano di mettere di quando in quando in guardia la gioventù dalle strade false, sulle quali studiando l'antichità essa può andare a finire e di additare gli scogli, contro i uuali può naufragare. Attenendosi rigorosamente ai principii provati del metodo educativo cristiano e diligentemente scegliendo gli insegnanti si cercò di ovviare ai pericoli latenti nell’antica ¡«tteratura. Per tal guisa, come insegn» la storia, la Chiesa riuscì ad evitare il danno che dalla lettura dei clamici potea derivare alla vita religiosa e morale. Abbastanza frequentemente si ebbero, gli è vero, dei zelanti i quali proclamavano: • in Cristo noi abbiamo la verità, non abbisogniamo più d’al-cun’altra scienza », come mai mancarono cristiani aborrenti la scienza classica quasi pericolila e alterante li dottrina della Chiesa, ma il « vero biasimo diretto da san Gregorio Nazianzeno contro questi cristiani mostra che essi non formavano nè il più illuminato, nè il più disinteressato partite in questa questione. Propugnando la tausa dell'ignoranza, costoro miravano insieme a difendere se stessi senza darsi ulteriore pensiero dei grandi interessi della scienza c della cultura intellettuale nella società cristiana, che avrebbero sacrificata appena avessero ottenuto il sopravvento. In ogni tempo gli uomini, che con sguardo sicuro abbracciarono l destini della Chiesa, presero anche col maggior calore la difesa appunto di questi interessi.* Cosi in ¡specie la grande maggioranza dei padri occidentali ed orientali della Chiesa. • La filosofia pagana >, scrive Clemente Alessandrino, «non nuoci* alla vita cristiana e la calunniano coloro, i quali la rappresentano quale un’officina dell’errore e dei cattivi costumi, essendoci* essa è la luce, l’immagine della verità e un dono dato da Dio ai Greci: ben lungi dal pregiudicare alla verità mediante vuota illusione, egtsa non ci offre che un baluardo di più della iqnllnrt Aliti •vul»*tlr4 »ll'arrrnaala mi »Un tll lìlnlUltu Irtt U •Uanrrtadnar iWilk'»!» a NlratA V : »la tamrlmm rwlicilmtrm IIfirn»* Impo-mrnmlrm art fW l'alir 3*7». f. S: III hi Val Ira a a): mi |WI> IUff»rV •Ir INtrnatio noli» «rriB» • Ihr iaumwM Mlarr ri &r»rir : a»« IV tirili MMIu*rra *H I>«.«».< ,