Il rinascimento letterario in Italia 0 la Chiesa. 11 verità e come una scienza sorella aiuta a stabilire la fede. La filosofia educò i Greci, come la legge i Giudei, per condurre gli uni e gl altri a Cristo ».' In un altro passo Clemente giudica che pertanto chi trascura la filosofia pagana è simile a quei pazzi che vogliono raccogliere grappoli senza coltivare la vigna, ma che però, mef» olando i pagani vero con falso, occorre prendere dai loro filo- • »fi la sapienza, come dalle spine le rose.5 In modo simile parlano san Basilio, san Gregorio Nazianzeno, «ant’Agostino, san Girolamo ed altri eroi della Chiesa antica. Tutti mostrarono di vedere chiaramente e di sentire caldamente la bellezza della letteratura classica ; « senza che chiudessero l’occhio a! lato oscuro, alle ombre nere del paganesimo, essi videro tuttavia ¿nche lo splendore solare, il raggio della luce eterna, che circondava queste magnifiche opere dello spirito umano; essi ascoltarono tuttavia anche le voci profetiche che qui parlavano forte e cercarono di conciliarle colla lingua del cristianesimo». Chiaramente *-«1 distinsero l’elemento genericamente umano contenuto nella tigratura classica dal pagano, che essa racchiude in sè: questo va eliminato, quello invece accolto nel ciclo delle idee cristiane. * Perciò essi rilevano continuamente che tutto sta nel modo con cui *> leggono e si usano nell’istruzione i classici pagani. Le loro espres- - »ni di disgusto non riguardano la cosa, ma lo spirito cattivo, il metodo errato d’usarne: in questo essi convengono con sant’Am-ftkx-hio, U quale diede il seguente consiglio intorno alla lettura ■iei classici antichi : Sii cauto nel trattare con essi ; raccogli quanto hanno di bene; fuggi avvedutamente quanto in essi è dannoso; ¡mila la saggia ape. che scende su tutti i fiori, ma dai medesimi occhia sempre soltanto i dolci umori ».* In questo senso Basilio il Grande scrisse il suo celebre « discorso alla gioventù cristiana sul r*:to uso degli scrittori pagani », discorso che si distingue per eleganza veramente attica.* Contro gli ingiusti assalti, che dichiara- 1 KirnAarr Ayti ai ri», "EXJjjwri* in 4 »V? !'-5ìhÌWjì XpùmSw ( SInumala. |. J|. * Htntmmlm I. 17: 11. I. Sul (taHiin chr (Vttrnli- AlraUflrtw «14 drl •)-"»*l catti rfr ||*rr*n. HrmmdUmtei1 2W7 ». r Ksrrm. tuli* rad >• •JtuurtaWliiirt di TOMoarn. *nu .V. )».. * II. Jmtmt. fhr tlaaminrkr lìiUmmp «ad dir mltr Kirrhr iHl’.lllyn» T.’• l“» '*»». IMI V.4 p ssa. Itr ClajmII». .Idrica ras Cornilo «I», « *Yr lima asm. ss«.: mi p*d Attuar xxxiv. «ss». r h'r trWaMki ktoiHtrr da