Coitale por U |vin hm (k nondimeno *i veriArarono vari! abu*i. giacchi la ogni MM Mituzione. per eccellente che »ia. •'mciniuno dei difetti. Cmi ile uni collettori tennero per i denari e «puntarono inai». m, no* già al tempo di Niccolò V. dei falci collettori. che truf-Urmo Vnaru «ila gente. Calisto III non mancò di proceder» «Hv «mente quando ebbe notizia di tali abati. ma non potè lm-*ére che per molti a cauaa di tali fatti veniale in diarredito IMm-h» faccenda.1 Il papa però non ai contentò d'iatituire in tutti I pa*»i collette m ruerra «anta, che da »pagnuolo genuino deriae di mettere M(k ruerra contro la Mezzaluna tutta la fona per un tarla • mi-•arr. di cui egli poteva disporr» (teda mettere inaiente le «mime Mrmtrie per provvedere ai •l» '.riparativi iwnwrht. Cali»lo III m «aitò a vendere gli aerati preda»! del taaoro papale ed anrbe dei ben! «orbaiaatiri * S| cuoaerva tuttora la lunga lt«u di vaarilam» d'oro a d'argento «W ad liM a papa vendette a re Alfonso di Napoli, «ntejhgenlr d’arte: ri »ano meniianate anfore dorale, boccali, un refrigerante l’argento, un errvizio da tavola per confettar», e insieme anrbe * tabernacolo colle ligure del Salvatore r di aaa Tcaumaeo. raltei