Libro 111. Capitolo 1. Niccolò V. 1147 Ui6 che le preghiere.1 A Milano governava Filippo Maria Viscne* . Ù «crudele egoinmo»' del quale dava luogo ad a«{tettami qua .< cosa. Miserevole da non dirai era finalmente la condizione b*&» Stato pontificio: il patite ruinato da guerre, le città devastar- « htra«le mal sicure per causa di bande di ladroni, più di SO loc*~u rase al suolo o saccheggiate affatto dai soldati, molti abitane r-liberi venduti come «ni o morti in carcere di fame. K ¡a* •»« i feudatari] pontifici miravano apertamente o celatamente a (ini indipendenti. Ij» città di Roma era alla miseria, il tesoro pu <*« vuoto.* Lo stato delle cose ecclesiastiche non era certo del tutto disperato, ma pur sempre abbastanza difficile. Il partito deU o^j*-sizione conciliare contava tuttavia numerosi aderenti in Sa- ^ in Svizzera, in Germania. specialmente nelle città dell'itnpevo « * Tirolo. Ij» morte di Kugenio IV' aveva riempito di nuovo «per*':» questa gente, che considerò il momento siccome favorevole p** collocare al poeto di lui Felice V da essi memo su come ant:; »?•» e per far finalmente trionfare in tal guisa i loro principii. All'antipapa si permise di invitare in una patetica lettera «un et-*’ Tommaso da Sarzana. che ha osato salire sulla Sede Apo«t« * e dirsi Niccolò V* perchè rinunciasse all'usurpazione »«Wi»* a giudizio.* Come aveva detto al vecchio amico Vespasiano da Bi* Niccolò V, nel suo sentimento pacifico e nella sua saggia «nazione, di fronte a queste difficilissime condizioni intendeva usare altra arma fuorché la santa croce di Cristo e voleva rt»‘> bilire la pace. * In realtà, appena innalzato alla Santa Sede. N colò V apparve come un principe di pace sull'esempio di t*’ il quale aveva dato a S. Pietro quelle chiavi, che egli, no«* arma nobiliare, assunse come sua arma colla bella divisa : mio cuore è pronto, o Signore ••* Il suo predecessore aveva ** <"** » • U pnHI «MB Imiti a SS tir urla ite»! Fmtam* — •*rr in «rrè, \aji«l. XXVII. cu i H« KklMM. KnUmr |<. M • «MMb ftrkfr I ST2. » . Ii«|>rtlw 41 Arila Mant« iXka4a«a V V Min* 1» n*m «•« «*«•*! vai dibrfllia* »fami« ». a-fl«»» IWa II « saa» IM? - ***** ** iTnir» 11 ||. *m » '•»*» 11. UÀ «Il • MtM XXXI 1« » **>(>*« e m • Kn aan III I. lise •«•iik 1« •***» rw* al fu«nw»» tu *4lSrt la rMait 41 * IWl» ««««Ma arma « XWwal» V Uà** t*“* wH» la »—ala Itf llaum t: Mimi Vwvi» » <**»-** uni. /*» ami IS a lliau »'■**