im UWo IV. Capitolo a. Caltelo III il> Wk> pronte«»«, di cui era molto dubbio U valor«- pr*' «• potendo dare ai partecipanti alla crociata se non 0 tua le dell’indulgenza plenaria, nu più pregevole deti’aiV r-.f» riale era l'utile, ebe l’attività personale di quest‘oan»o doveva apportare alla causa della crociata.* Uaivenalr «I letizia per la missione di quest'uomo distinto, che da ¿assò sei anni ralle rive del Ilanubio. partecipò a tutu t| • privazioni dei crociati ed era pronto a chiuder« col r »- t» una vita tutta consacrata al servizio di Dio e della Ckt^a 1 Si dovette principalmente all'energia del Carraia) k . vocò a Buda il 14 gennaio 1456 la dirta unjherwu- E or* 't ancora il cardinale quegli che ottenne, che alla ftne del imm si portasse in Ungheria re Ladislao, il quale piau't pre più a una campagna contro l'imperatore che noe alla i '» turca. La dieta s’aprì nel febbraio e in essa il Carraia! f** Usai mi afoni per sollevare 11 coraggio degli Unghen-* **• naedo all’aiuto da attendersi dalla flotta papale e dai pm*'-del r» di Napoli e de) duca di Borgogna. Dietro coauwM) tane dal papa largì indulgenza plenaria a tutti coloro che seeo al campo. Gli Stati accordarono un Aorino d’oro da masserìa, presero disposizioni perchè trovassero alloggi» « "» I crociati, di coi si aspettava l’affluenza anche da altri par* gemevo il papa di mandar« tosto la flotta promeesa a« spanto, dichiarando però insieme, che. a causa della tri«V ricotta deH'anno passato, la campagna non patera gNÉKian * In agosto.* Erano appena prss« quelle decisioni, che fi«»-* staffette dalle regioni meridionali danubiane portenti la ^ tesa notizia, che II sultano era in marcia con un annteo» «-cito e che Belgrado, l’antemurale deUTngberia. era in «rfr« pericola. Naturalmente in questa improrrise angustia |> * '* degli Ungheresi si volsero al loro re ladUlaa che ttwawJ ’ -loca a Bada col soo consigliere. 11 nate di Cffli. »a IM < +* dopo d’sssersi aBootanato dalla città col pretesto d'otta «a-andò In tatto fretto e Vienna. Pei baroni, riti e gelosi di Hanj* ’ che non avwano preso alcun pfenedinesto per la difese paese, la scampane del re fa II segno di abbandonar« ea»i r * la città e di nascondersi. * v«aw* tieni k '«)!*•» IWhìi» Ut * 8 tVr>«|wl e*» tei» iswrtst» u •«■*•«* si r»m « «ss» *»» itensi alt» SS* su « tmmm m «ee* Mim * V«OT. * tt. Se OS Ses M i»mW !•* *’*' *