Libi» II. Capitolo 2. KukciiIo IV. 14:tI-1447, Di somma importanza iu il nobile sentimento di Eugi n per l’arte e gli artisti, con cui egli fece in loro favore tutti-sibile in quel tempo agitato.1 U rap|K>rto di lui con l’arte, sul quale itolo recenti r hanno diffuso luce più chiara, merita illustrazione ancor j . ir:-nuta specialmente perchè Eugenio ha aperto in certo qual rwd» la via al suo grande succeditore, giacché se anche non è e-j!t» l'affermazione, • che con lui cominci la serie dei papi del nr. -mento, tuttavia egli ha propriamente fatto da tramite a que pontefici, la qual cosa spicca molto più chiara precisamente sul cairp* dell'arte che su quello della letteratura; ma qui pure spr*» * lui il vanto d’easersi accinto a ristabilire l'universalità rom*^ Come per Martino V, anche per Eugenio, il quale vi.vae a tanto semplice e modesto. nessuna magnificenza era soverchi * culto. Ia tiara, da lui ordinata al Ghiberti, deve essere stau =a vera meraviglia di magnificenza e d'effetto di colori. L’uco »• piegatovi pesava da solo 15 libbre e vi si aggiunsero pietre pr» e perle del peso di 5 libbre e mezzo. Il prezzo di quelle g¡* — rubini, zaffiri, smaragdi e perle (fra cui sei grosae co«nr Bacinole)— fu valutato da orefici fiorentini 38.000 Aorini d*on» t< r» 2.000.000 di franchi). Ancor più preziosi di questa scintillante magnificenza erano le figure ed ornamenti d’oro aggiuntivi dal (>-*• berti ed eseguiti con meravigliosa finezza. Sulla parte ante*' ' era cesellata la figura del Salvatore in trono, nella posteriore qi ^ la di Maria, l’una e l’altra circondate da angeli. Ai lati ai ac»>ni*- timi*« MJK mmméttlm de rrfanMlW MMilrrte iMrtar ImrmU ri f»- Archivio <1 alalo la O » a a v a. IÀII. vai Miti, ma aar*« •**'" »lan>i«Ir. lalurnit' la Wamm X r XI. ')*■»<«■• ’* * * Wall, ani. pnr«. «1 imito cauli» nartw« I««(r «trita p*i*ril«t« 4at< Kapnln IV alla rlfotat «tri rkkaolri Itr. aacbr Hall IV. X « a*«» - • «all. Valle It. SC. WV tM; Mot.i vu *; III«HK. Ck r*et*e.murs lsT*> 14: Barar 31; mwa di t rarr«« Wa- IV, ITT SÌ* ‘ MWm l'H» ; Vlli.itim XV. t4. R<««ai OrallifHTtIt 7» Kaal*l* “ tioor rmtaitì !(. MS. i it», lilla«! » »«iWMMiorf UT«* t Uri ilMuamn a. KraMim, fa » Yo-dì Untai, f aiimiMIn 1. ¡WS «Tir. »>«•!> di tewli. »**' *" riftml «Ma etili di Uhm I Urna tt» 2 Sulla »«aprta 41 ««4M fc» * Carnto IV «Udì «rvn. fl.M, Sn* Cflr. Ka«ra> fMati TM, Nal 1*43 la ***' ima «rraerafc» IV nalaia 41 rima X» 'alcool, fra ««I UH* (>««*• ,BW" Mm. liaha* «w . dot tanto (•«« ifmfwrr |»r lo (M MafMo. ri* **■ 1 •aa H«na(a«<« l-X . STB * I aa » o-THino. dr| «Sitilo aWH» •* 1 Crai« IV * daia da Hata*»« la V |«r* i),irtlr«d»»*' XXXII •!»>:« m.