Am»1U M CH«oal par k rrortMa. » k -»«.-hewati sulla Morava •‘impiantò una fabbrica 41 cannoni. * rea rra occupata di • notte una (rande quantità d'operai. Si pr*»< ru i più estesi provvedimenti pel mantenimento deil'««errih> è*' nato prima di tutto all‘aa*edio di Belgrado: interminabili «saogli di camelli • beati« da «orna trasportarono in quantità pad fioaa materiale d'ogni »peci* per f «Medio, munti ioni * citar », Dalla vicina Boema li tra*«ero, ammucchiandole in grandi •toniti, armi, specialmente archi e saatte. • una grande parta ée -vai di Minittmi. Con un'avveduteata allora qua*! arano-«.ita fu preparato Ano alle più minuta coae tutto dà che con ve- * a par una (rande impraaa guerrear« * Val fiueno 14S6 il hiboi* dtftì infedeli ai avana6 wr» il Barbio con un aaarrito di 100.000 uomini * • con un forte parco * Artiglieria. Sua mèta era Belgrado. l'antemurale di Vienna Jt « ai trovò traccia di raalatenta la alena luogo a già ai primi 4 -igtio quella forte««. che coatitaiva la chiava deH'l’agherta. nr* ompletamente cinU dal lato di terra, comi ac landò pei un torchile bombardamento, rhe ai continuava anche dì noti« 1W (to mortai. • nella cui bocca palava comodamente aadera un uo-*- di madia grandetta », lanciavano palla di pietra di poto atraor-4ì- aria. * (1 tuooo delle artlgtiene aantivaai fino a Saegwdia. cioè * i di 24 miglia ungheresi Mohammed. eh* dopo la praaa di C' ‘antioopoli considerava un fluoro quatta di Belgrado, ai an> W* vantato di coatq uiatare in un marni» maaa la forteata. che **a padre aveva invnno aaaadiata par un mma anno, per pr*n-à't poi la aua cena dopo due amai a Buda.’ Perdevano (là d-«aimo (fi «Mediati, quaado aapraaaiamva U aaHwua. che ve- * a da un eroe e da un monaco, da G ternani tluarndjr e dal Cn* P’