186 Libro I. Capitolo 2. Lo scisma e le agitazioni degli eretici. 137fcS-l 406. Francia e incoraggiato dalla Francia.1 Questo poi era un frutto del periodo avignonese, sul quale perciò in ultima linea deve ricadere la colpa dell’orrenda sciagura, che colpì la cristianità. Anche Carlo V di Francia non può essere assolto da grave colpa. Se si può discutere, in che misura il re abbia essenzialmente partecipato allo scoppio dello scisma col confermare e incoraggiare i cardinali ribelli nel loro proposito, è però certo, che la posizione assunta dal sovrano di Francia contro il romano pontefice fu decisiva pel consolidamento e diffusione dello scisma.3 Carlo V con straordinaria abilità e con grande prudenza seppe affezionare il suo regno all’antipapa, che era imparentato colla sua casa. Nel settembre riunì un’adunanza del clero francese, ove alcune voci si dichiararono ancora per la legittimità dell’elezione di Urbano VI ;4 in fine si decise di serbare un contegno d’aspettazione e neutrale nel conflitto fra Urbano VI e il collegio dei cardinali. Già fin d’allora fu chiesto come giudice fra papa Urbano VI e i cardinali un concilio ecumenico.5 Oflicialmente Carlo V si attenne a questa decisione, ma in segreto aderì agli avversarii di Urbano VI. Anche prima che giungesse la nuova dell’elezione dell’antipapa, egli si mise nella più stretta relazione con Roberto da Ginevra e lo assicurò della sua protezione.B Per calcolo di prudenza il sovrano di Francia stette ancora un qualche tempo in apparente aspettativa; anche quando arrivò la notizia dell’innalzamento di Clemente VII, non volle affrettarsi. Solo il 16 novembre 1378 — il fratello del re, Luigi d’Angiò, già prima aveva riconosciuto come papa Clemente VII — emanò un’ordinanza reale, I Vedi Sikhekino 14. n. 3; cfr. Finkk, Forsehunpcn SI s. s Anche i francesi Christophe (III, v.), i.'Epinois (356) e Rocquain (ili. 1(1) ammettono che lo scisma fu l'effetto di antipatie e simpatie nazionali e che fu la conseguenza del soggiorno dei papi in Avignone. Cfr. anche Dolijnoer. K ir che uml Kirehen 518; Werner III. 680; Horui, Rupreehl 134 e Anna con l.it.rrmhttrt) 110; Grbdorovius III, 533. 535 e Capecei.atro 173; Eiirle, Martin ile A/partii* Chronica 413 ss. Il SorcHOK (Pap*tirahtrn I. 5) opina: « Ix> scoppio dello scisma fu un effetto del conflitto, in cui vennero a trovarsi gli interessi costituzionali dei cardinali col sistema di governo rigidamente assolutista <11 Urbano VI ». Però questa proposizione il Souciion l'ha dimostrata tanto poco quanto tante altre affermazioni del suo libro; v. Haixer in Ontt. del. .tur. 1000. 87« ss. 3 Ciò ammette anelie 11 Vai.ois ( !m France I. 144). che nel resto cerca ili scusare Carlo V quanto sin comunque possibile. Anche I.. Mihot. La France et le grand schiume d'Oecident, In Ree. de* ¿Inde* hist. 1004, segue la ten- denza <11 sgravare il re mentre a ragione sostengono il punto di vista, che spetta a Carlo V una colpa delle principali. II. Kaiser nella Hist. Zcittchr. XOII (1004), 1 ss.. B. Bess nelle Zeitsehr. /. Kirehengetch. XXV (1004, 4Sss. e Kaser, Itax spille Mittelalter 241 s. * Vedi Deniki.e. Chartularium III, tVU. » Vedi Bi.ikmetziukdkk. Ut. Polemik 36*. II Ofr. l’importante lettera di Clemente Vii a Carlo V del 31 die. 1378. che il Vai.OIR pubblicò in .Ina. Rullet.