■J»i Uhm II Capitolo I Mutiti» V. 1417 1431. a tenere il sinodo ecumenico cotanto paventato dal papa con. noe. già verso la fine del 1425.1 Allora comparvero al cospetto W l.ontetice «li inviati del re d'Inghilterra pregando e chiedendo chi Martino aprirne il concilio in Basilea prima della »cadenza dei* l'anno od anche prima, e che in esito mettesse mano alla riforma di lla Chiesa « vi intervenisse di persona con tutti i cardinali la quent’occasione un prelato inglese disse seccamente al papa: • *r la ChkaM non rimuove da se stessa gli inconvenienti che ha. Ir potenze civili piglieranno in mano la necessaria riforma D pupa rispose agli inviati in un concistoro «lei 17 dicembre giù*1;-Orando la sua condotta passata e dichiarando che non era allora il tempo di abbreviare il termine fissato a Siena. * Nel luglio 11-'* conte la voce d'una ambasceria del re francese, che andava a Roma per chiedere la convocazione del concilio.' Più tardi ti recò a Koma lo stesso Giovanni di Ragusa, domenicano pieno di salo p#r la causa del concilio, allo scopo di lavorare per essa. * Di fronte a questa insistenza, che non era sempre leale. Mar tino V tenne il più grande riserbo. Nel luglio 1429 era diffuso :a Koma il rumore, che il concilio ai raccoglierebbe a Basilea.* A'.U line di detto anno avevano luogo tutti i giorni lunghe consulta*: ” coi cardinali, ma su tutta la faccenda Martino V non disse par alcuna' e tanto più inquieto si fece il partito, pel quale il eoe-cillo era la panacea contro tutti i mali. Regnava allora una wr mania conciliare specialmente presso i dotti delle università. * Prr molti di essi ai trattava non di ricondurre i Boemi o di riformar la Chiesa, ma di trasformare la costituzione della Chiesa ai danr • U ptvrba ladkaiioar «tri irta*» t27 ttnrrmbre M35i rlMlta 4» #•>»'' Sraf. I. 17. la Irrottili a (Tilt» evwratl (itovjt**! M Kwt nk (a** r~me*l 1. «a* ; « tw .Urtata «rt» Krwwlt ranrìtll .ll*»»lntl.aw«i «mi «sa**»'-» Mntln > a Pn^utli* M Niturimi Smlhmrp (»«alia Uriti Ieri md I*. Vmrltmmm V. r* trrlmitmt* /»»uri rwmctIH in lUrwi J. ]»J| i'fr Vanta. I* rritr nt* I • l'immitHamt di «ìmU* iM 11. SIS • Mi»*» iM rWnMtal a Marnilo Wraat. tarlato a Vroxt». 4 !■«'-»* tm Ita. 4M A a. 4. f. K» Archivio di Stai«* la WW*» ViMW. I.m mtr rrO# |. wt |r| sT a. «tllr |«wl<«l iWl wlwrMi» • tarlai » W— roMl 1. * t’f» aaritr KuiUMm rutpp* l/«rw Vitmmi. ' *”•** *t**aanaad .tSnrtfnraM Iwùi «; • r. Ijildmd t rtwm+rmlmfà Vili. I* Ho StalMMaido. cfcr dal IO» P»» laadata a Hata* parraia |u« anrhr di rtar^mr r.«»»l«l.*>- *4 f*l* al ooortllo atrdiaatr tal ma pmailt. rat tal; rtt O. Hottn. Kdmtd <•*** •mnmd» r*ut* H* twr K—fkn Fmaktart a. M. iw* 131 a • »*tr 11 • dl*»r«-to di rntiK«w« .V c%tiahr*fco a Ot»T*nni h»*«**"' '•'»•a I» data di li.xna 12 .tkvmttfv l«3» Archino (tonata ** Manioca. A ttaana |wr«t«w.v h *w» Mia rlnatKw drl narttlo: » la »*** atoar dri «carnaio 14» la Utldmd. I tiiwmdrmlmrè Vili. Sa rm ari taars» * taaeete l«W al toro* a malia falft adifr- della (Serrarla : t. I«r rta. Htt l2* • litici •»»»»>» 11. Sa