14ti Libro I. Capitolo 2. Lo scisma e le agitazioni degli eretici. 1378-1406. era avvenuta in circostanze così singolari, che non era diflì i!, nascondere e svisare la verità. Di più ai lontani non era po'si-bile l’esame dello stato delle cose. Finalmente il fatto che tutti coloro, che avevano eletto papa Urbano VI, si staccarono da lui, prestavasi assai bene a intimorire e confondere gli animi.1 Quanto fosse difficile o impossibile per gli uomini d’allora conoscere qua'e dei pretendenti fosse il vero e legittimo papa, non lo può giudicare una generazione posteriore, che ha sott’occhio numerosi documenti e può abbracciare collo sguardo tutto lo svolgimento su -cessivo di quei fatti. Nulla vi è di più caratteristico per l’orribiie confusione allora dominante delle idee, che il sapere come dal!*-due parti si trovavano persone venerate come sante; di fronte a santa Caterina da Siena - e alla sua omonima di Svezia stavano san Vincenzo Ferreri e il beato Pietro di Lussemburgo come aderenti all’obbedienza francese.;i II contrasto delle idee si fa più o meno sentire in tutti gli scritti di quel tempo; eccellenti c a ratte i più tardi dichiararono apertamente di non aver saputo chi sia stato il papa legittimo.4 La confusione generale si accrebbe ancora per la circostanza che più volte fu interrotta in Germania l’obbedienza ad Urbano VI e in Francia quella a Clemente VII. Su che deboli fondamenti posasse nell’impero germanico-romano il riconoscimento di Urbano, lo dimostra fra l’altro il fatto che in Augsburg vi furono degii ecclesiastici i quali accettarono impudentemente e senza ostacolo cariche e prebende dalle mani dell’antipapa e dei suoi fautori e che dei predicatori ambulanti bandivano pubblicamente che l’unico i Ofr. la •* re In zi olir ili Francesco «li Aguzzoiiis (('od. Vatic. pii, f. 1+1-Blbl. Vaticana, la relaziono «lell'AKUZXonlg ora in Ada Ponti/lcum I. I1 - Vedi T. H(o.ikk), Hit riti ut.uniti tif tlcn hditjti Salarimi ). ('fr. anche Finkk. h'ómisch Qiinrtalschr. 1893, Itti) s. e llisl. I uh rii. XVII, Sis. Kiikle, Marlin tic Alpartil.< Chroniea 896 ss. A. Sokiiki.i.i pubblicA il trattato che S. Vincenzo Ferrer iiwi rizzi") nel 1380 a (Pietro IV re d’Aragonn |*-r Indurlo ad abbandonare la neu-tralltA e ani aderire a Clemente VII : Ite intuit emi cedesiae schiumale, Koina 1901; 2* ed. Bologna 1900. Cfr. I.. Lbyejtdeckek In Arcliir f. kath. Kirehcn-recht LXXXA'IIl (1908), 1 si; ss. V. anche V. Cl knca ("kki m, S. Vincente Ferrit. Su in/Incuciti social » politica, Madrid 1011). * Cosi 11 certosino Gvaisikko KoLf.wirck (1425-1.'02) presso IMstokii ~ il. .">«17 (cfr. III. 350). Cfr. S. Antonini-«, i'hronic. tit. XXII. c. 11 (non i'idetur saluti ncccssarium credere istum esse rei illuni, seti alterimi corum) e I.i'DOl f'* da Sagan presso 1/osKKTii 4.">*i «> Soliloqnixm schismatis edito «la Bi.ikmetzwedi» in Stutlicn M. Mittril. aus dem Hcn.-Ordcn XXVI (1905). 231. La Cronaca d* lAmburi) Invece scrive (73): « Dunque «lue erano i papi, l'uno a Roma, che era papa con diritto, l'altro ail Avignone, a t«irto ».