Il barone Ludovico von Pastor. xui Thijm e di Castelar (Der Katholik an. 1876-77), dell«* quali foco rilevare il valore, non mancando di correggere, completare, ove occorresse, il loro pensiero. Così, quando Io spaglinolo Castelar esaltò l’opera «li Iianke su i papi, come un lavoro che sarebbe letto anche dai cattolici più zelanti, Pastor non mancò di osservar«* che non andava dimenticata la parzialità e tendenziosità dell’autore, mentre « una revisione dell'opera di Ranke da parte dei cattolici era senza dubbio uno «lei più pressanti bisogni della storiografia cattolica ». A compiere i suoi stilili universitari Pastor si recava nel 1877 a Vienna. Ivi si trovò assai meglio che a Berlino, ma i grandi professori di quell’università (fra questi il celebre Teodoro von Nickel) non «'libero accoglienza amichevole per questo giovane storico Del resto non gli mancarono ottimi amici, fra i «piali il granile storico Onno Klopp, che Janssen gli aveva raccomandato, coinè « uomo di nobilissimi sen timenti, di profonda pietà, veramente pio, di grandi pregi, ancora di una vivacità un po’ giovanile ». In quel tempo Pastor prese a scrivere per la Revue dm (¿uestion* historiquen di Parigi la recensione delle pubblicazioni storiche della Germania, còmpito che egli ha proseguito per ben 20anni (1877-1807) dando a quella recensione bibliografica il carattere di una specie di uni versalismo. Bellissima recensione, distribuita in una serie «li articoli editi negli IIistoritch-Polititehen Ulutter (1877-1880), egli dedicò all’opera «li Klopp, Fall tir* llawteg Stuart. Dalle sue Memorie risulta clic in quel tempo avva ideato di scrivere un volume «tal titillo //« ntorico modertio nel quale avrebbe dovuto precedere come prefazione tuia critica contro «gli oltraggi lanciati alla casa imperiale d'Austria «lai costruttori di storia prussiana i quali denigravano gli Asburgo |H>rclic non ne conoscevan la storia, ma anche più perchè cattolici. In Vienna il Pastor trascorse i tri! semestri 1877-78; utilizzando il suo tempo non solo per lo studio ma, come già a Berlino, nel fare 1«» spoglio della Biblioteca imperiale e dell’Arehivio «li Stato. Preparò pure la sua tesi, a lui suggerita dal prof. Klopp, «lai titolo Tentativi di unione religiosa durante il regno di Carlo I , lavoro la cui sola prima parte abbraccia 400 fogli in quarto, densamente scritti. Finito il terzo semestre, per invito di Giovanni Weiss, Pastor lasciò Vienna e si recò a Gratz dove consegui la lauri« in filosofia il 18luglio 1878. In poco più di otto anni egli aveva espletato nella maniera più brillante il corso dei suoi studi, dalla prima ginnasiale alla laurea universitaria. • * * Pastor aveva allora solo 24 anni e mezzo: egli entrava nel mondo non come uno sconosciuto, ma coni«* un uomo che si era già affermato per la profonda fermezza «lei suoi principi «attillici, per la suastraordi-naria cultura e con un programma che intendeva svolgere ad ogni conto: scrivere la Storia dei Papi.